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Incerimento dei rifiuti, Stirati al Messaggero: “Mai esitato sul no al Css nelle cementerie”

Filippo Mario Stirati, sindaco di Gubbio

Il sindaco Filippo Mario Stirati in un intervento oggi sul Messaggero ribadisce la sua contrarietà sull’incenerimento dei rifiuti, facendo pressing sulla Regione perché ogni iniziativa e decisione coinvolgano il Comune. “Non sono un sindaco tentenna – sottolinea Stirati – ho sempre avuto le idee chiare. Sono contrario a ogni pratica sui rifiuti che non sia quella intepresa della raccolta differenza e delle buone pratiche. Lo sostengo da persona libera che non si piega e che da almeno sette-otto anni su questo tema ha centrato anche la sua battaglia politica. La mia ascesa a sindaco è stata molto contrastata, e forse oggi il motivo è ancora più comprensibile pensando a chi in modo falso mi attribuisce esitazioni. Ho espresso posizioni fin troppo chiare. Non solo la mia posizione e quella della maggioranza che mi sostiene sono state sempre nette ed evidenti, ma anche il consiglio comunale di Gubbio, in maniera pressoché unanime al di là della posizione della Lega, ha riaffermato questo nostro punto programmatico”.

Stirati, che la scorsa settimana al chiostro di San Pietro ha partecipato all’iniziativa pubblica dei comitati ambientalisti contrari all’uso del Css nelle cementerie, ha ricordato che “quando nessuno parlava della vicenda, sono stato io stesso a informare il consiglio comunale che i cementifici si stavano muovendo con la richiesta dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) semplificata, e di recente al presidente della Regione, Tesei, ho ribadito che è inaccettabile, perché pretendiamo che la città non sia scavalcata e ci sia un coinvolgimento pieno di Comune, cittadini e associazioni con percorsi trasparenti e partecipati. Seguendo la strada indicata anche dal vicepresidente Morroni, ho sottolineato inoltre la necessità di un approfondimenti di tipo epidemiologico per dare risposte certe non solo sul tema dei cementifici, ma in generale sulle condizioni di aria, terra e acqua del territorio. Abbiamo chiesto alla Regione di accantonare l’idea dell’Aia semplificata e pretendiamo che si attivi, reiterando un’istanza del precedente mandato amministrativo, per un aggiornato check-up delle condizioni territoriali, come già successo in altre realtà dell’Umbria. Sono scevro da ogni tipo di condizionamento, su questo e su tutti i temi della città, motivo per il quale i cittadini mi hanno confermato la fiducia”.