L’avvocato Francesco Gagliardi ha preso posizione sui provvedimenti legati alla settimana che a Gubbio nell’emergenza coronavirus porta al 15 maggio quest’anno senza Ceri: “Sono ben sette le ordinanze sindacali – scrive Gagliardi – che impongono vari divieti per i giorni che vanno dal 13 al 17 maggio. Tutte adottate tra l’11 e il 12 maggio, impedendo di fatto ogni possibile e legittima censura. Infatti, i tempi della giustizia amministrativa, e della giustizia in generale, renderebbero vano ogni tentativo di riportare a normalità una situazione descritta come fosse uno stato di guerra. L’ultimo Decreto Conte del 26 aprile contiene norme a sufficienza per regolamentare le prossime giornate di festa senza i Ceri. Non vi era alcuna necessità di ricorrere a una serie di ordinanze sindacali contingibili e urgenti, le cui motivazioni sono estese in fotocopia. E’ evidente l’eccesso di potere esercitato dal sindaco, dettato forse dall’eccesso di timore scatenato dalla bozza di programma dei festeggiamenti, quello sì contrario al decreto del governo. Insomma, si è passati dall’autodeterminazione eugubina, che vedeva scelti e privilegiati alcuni a discapito di tutti, al coprifuoco delirante e grottesco, che disegna zone rosse impercorribili nella città e fino al monte. Passasse presto questo pazzesco periodo”.
Gagliardi attacca Stirati: “Sette ordinanze e un eccesso di potere da stato di guerra”
