Un commerciante ha presentato denuncia, rivolgendosi alla Polizia Locale di Gubbio, dopo aver visto girare notizie false sul proprio conto. L’hanno accusato di essere venuto a contatto in alcuni luoghi con soggetti potenzialmente a rischio contagio da coronavirus intimandogli di chiudere il proprio esercizio commerciale. L’uomo, dopo aver visto il proprio nome circolare sui social comune un possibile untore fino a ricevere pressioni per chiudere il proprio negozio in quanto potenzialmente luogo a rischio contagio, ha parlato con i vigili urbani annunciando di voler denunciare l’accaduto all’autorità giudiziaria.
“Un’azione legittima quella di denunciare quanto accaduto”, ha fatto sapere il responsabile del corpo di Polizia Locale, Elisa Floridi, in questo momento attiva presso il Centro operativo comunale (Coc).
Gli agenti della Polizia Locale sono intervenuti negli uffici postali di via Cairoli e Padule dove erano state segnalate diverse persone che stavano parlando tra loro non ottemperando alle misure di sicurezza. Tutti sono stati identificati, sanzionati e segnalati in Prefettura. Sanzionati anche giovani per comportamenti e raggruppamenti non consentiti: partiranno segnalazioni indirizzate anche al Tribunale dei Minori perché alcuni giovani sono stati trovati nei club e altri a giocare a pallone in piazzetta o nella zona del Teatro Romano. Sono stati effettuati oltre 120 controlli da quando è entrato in vigore il decreto governativo con le misure più stringenti: controllati locali, supermercati e le persone.
Il sindaco ha rivolto un appello per le donazioni di sangue, date le carenza. “C’è bisogno di sangue – ha detto Stirati – e pertanto rispondiamo alle sollecitazioni dell’Avis facendo donazioni che vengono effettuate in condizioni di assoluta sicurezza”.
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