Non bastano quattro squalificati (Malaccari, Cesaretti, Konate, Bacchetti) e le condizioni fisiche da monitorare fino all’ultimo di Gomez e Cinaglia, oltre ai fuori da tempo per infortunio (De Silvestro, El Hilali e il solito Cenciarelli), ora si è fatto male anche Torrente. Il tecnico gira infatti con uno scarpone al piede destro per un problema a un dito. Si presenterà così in panchina oggi a Ravenna (ore 17.30) dove fare risultato è vitale di fronte ai romagnoli che hanno un punto in più. La trasferta è un vero blitz, con la squadra che parte stamattina per il “Benelli” e ieri ha spostato la rifinitura al pomeriggio sia per stare in clima partita che per dare qualche ora in più di riposo a Gomez e Cinaglia smaniosi di esserci.
Il Gubbio viene da due sconfitte di fila dopo due successi e un pareggio. Come striscia negativa se la passa male il Ravenna che ha preso un punto nelle ultime sei giornate con tredici reti incassate e tre ko consecutivi che hanno portato il totale a nove (il maggior numero nel girone insieme al Fano). I precedenti a Ravenna sono sette (4 vittorie romagnole, l’ultima due stagioni fa) e due successi rossoblù. Si affrontano le due squadre che vanno a segno con il minor numero di giocatori (cinque), col Gubbio che ha con il Rimini il primato dei rigori fischiati contro (cinque). Per sostenere l’allenatore Foschi, che di solito schiera il 3-5-2 con Nocciolini, Giovinco e Jidayi giocatori più rappresentativi, la società romagnola ha messo in vendita i biglietti a un euro per chi era presente nel derby col Cesena. Torrente va avanti con il 3-4-2-1 con diverse opzioni sugli interpreti e l’obbligo dei tre under da schierare (Ravaglia, Zanoni e Lakti rientrato dall’impegno internazionale con la Polonia Under 20).
C’è l’ultimo precedente che incoraggia gli umbri: l’anno scorso, il 29 dicembre, con Galderisi decisero i gol di Casoli e Battista. Ora al Benelli il Ravenna non vince dal 21 settembre (1-0 contro l’Imolese, gol di Giovinco) e in assoluto dal 13 ottobre a Padova: sarà dunque una sfida ad alta tensione. Arbitra Daniele Paterna di Teramo, al quinto anno in Lega Pro con una scelta d’esperienza per la delicatezza del confronto e le polemiche arbitrali domenica scorsa nella gara col Cesena (guardalinee Fraggetta di Catania e De Pasquale di Barcellona Pozzo di Gotto).
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