È stata nominata in Consiglio Comunale la Commissione Pari Opportunità di Gubbio con finalità di promozione e realizzazione di pari opportunità nell’educazione e nella formazione, nella cultura e nei comportamenti, nella partecipazione alla vita politica, sociale ed economica, nelle istituzioni, nella vita familiare e professionale e per rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la piena parità. La Commissione risulta composta da 6 donne scelte tra le candidature presentate dai gruppi consiliari, 8 donne scelte tra le candidature presentate dai movimenti femminili e dalle associazioni culturali e sociali e 3 donne scelte tra le candidature presentate dalle organizzazioni sindacali.
Risultano elette: Lucia D’Acri, Chiara Petrocchi, Cinzia Pierini, Giorgia Gaggiotti, Giorgia Ottaviani, Cecilia Passeri, Adele Martinozzi, Antonella Rossi, Antonella Urbani, Elisa Leonardi, Laura Allegrucci, Sonia Alunno, Sabina Clementi, Vanessa Micheletti, Tania Di Pasquale, Sara Rinaldini e Sabina Venturi.
“Sistematica, trasversale, specifica e gravissima, culturalmente radicata – dice l’assessore Simona Minelli -, la violenza contro le donne resta una violazione dei diritti umani tra le più diffuse, che riguarda individui, famiglie, comunità e la società nel suo complesso. Superando ogni confine, non c’è luogo al mondo dove la violenza di genere sia eliminata. Esiste poi un sommerso di violenze “ordinarie” su bambine, ragazze e donne, straniere, disabili e anziane di drammatiche proporzioni, nel quale rientrano anche forme più subdole, meno eclatanti, che annientano la soggettività della donna sul piano psicologico, economico e sociale. La violenza sulle donne ha radici profonde negli stereotipi di genere e nelle discriminazioni che tuttora impediscono pari opportunità alle donne rispetto agli uomini: ruoli di genere rigidi infatti non solo limitano identità e potenzialità, ma anche differenziano donne e uomini sulla base delle aspettative della società su come ciascuno/a dovrebbe apparire, comportarsi e agire. Questa distorsione dà luogo a gerarchie di potere inique che si riscontrano anche nelle percezioni della popolazione adulta e in quella giovanile, nonostante si sia assistito in questi ultimi anni ad un rafforzamento delle donne sul piano sociale, grazie ad un processo autenticamente partecipato alimentato dalle tante realtà più o meno strutturate presenti su tutto il territorio. I miei migliori auguri di buon lavoro quindi alla neoeletta Commissione Pari Opportunità che vede davanti a sé cinque anni di costante impegno e un fondamentale ruolo di controllo affinché non si faccia neanche mezzo passo indietro sui diritti conquistati dalle donne in anni e anni di dure lotte”.
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