L’effetto Salvini si avverte forte anche a Gubbio: dopo 22 anni il centrodestra torna al ballottaggio, pronto a sfidare il sindaco uscente Filippo Mario Stirati nel secondo turno delle amministrative 2019, in programma domenica 9 giugno. Ma a uscire vincitrice dal primo confronto è certamente la coalizione che ha governato Gubbio negli ultimi 5 anni: Stirati di fatto bissa il risultato ottenuto al primo turno nel 2014, arrivando al 39,03% (cinque anni fa fu il 39,58%, ma l’affluenza fu un po’ più più alta: 7.307 voti contro 7.971) e mandando un messaggio forte e chiaro a tutte le forze oppositrici. Per andare a Palazzo Pretorio ci sarà necessariamente bisogno di vedersela con il “professore”, che dovrà vedersela contro il rampante Marzio Presciutti Cinti che con il 22,77% (4.265 voti) ha avuto gioco facile nel superare gli altri concorrenti nella lotta per la slot di sfidante del sindaco uscente al ballottaggio. Il centrodestra, uscito con le ossa rotte dalla tornata elettorale 2014 quando si fermò al 7,58% prendendo appena 1,418 voti, triplica le preferenze trainato dalla Lega che prende poco meno del doppio dei voti delle altre tre liste collegate a Presciutti Cinti, benché il dato è certamente inferiore a quello fatto registrare nella consultazione delle Europee. Nella coalizione di Stirati, ennesima conferma di Liberi e Democratici che ricalca fedelmente il dato fatto registrare nel 2014, arrivando al 25,98% dei voti. E lo stesso dicasi di Scelgo Gubbio, terza lista assoluta, che si conferma sui dati di cinque anni fa. A ben vedere il tempo pare davvero essersi fermato per la coalizione del sindaco uscente, che di fatto si presenterà al ballottaggio sulla scorta dei medesimi dati della precedente elezione.
GLI ALTRI. Sin dalle prime fasi dello spoglio, andato peraltro piuttosto a rilento, nessuno degli altri 4 candidati è stato realmente in grado di lottare per accedere al ballottaggio. Alla fine sul podio c’è spazio per Orfeo Goracci, che al rientro sulla scena locale dopo quasi un decennio di assenza ha ottenuto un risultato comunque di tutto rispetto arrivando all’11,43% (2.140 voti) e staccando proprio sul filo di lana Rodolfo Rughi, candidato del Movimento 5 Stelle, che ha lasciato per strada un terzo dei voti rispetto al 2014, fermandosi all’11,14% (2.096 preferenze: furono 3.211 nella passata tornata amministrativa). Più staccati Filippo Farneti, novità assoluta sul panorama locale, che ha raccolto l’8,53% (1.598 voti) e il candidato del PD Marco Cardile che non è riuscito a evitare l’ultimo posto fermandosi al 7,05% (1.321 preferenze) dopo che nel 2014 lo stesso PD, all’interno della coalizione che sosteneva Ennio Palazzari, arrivò al 19,11% con 3.606 voti. In lieve aumento rispetto alle precedenti elezioni la percentuale di schede bianche (1,05% per complessive 196 schede), decisamente al ribasso quella delle schede nulle (2,29% con 429 voti annullati: nel 2014 furono 772).
TASSO SENZA RIVALI. Per quel che riguarda le preferenze ai singoli candidati al consiglio comunale, la dominatrice assoluta è stata Alessia Tasso (Liberi e Democratici, Assessore ai Lavori Pubblici uscente, che ha ottenuto 639 preferenze. Un altro ex assessore, vale a dire Gabriele Damiani (Socialisti-Civici Popolari), ha raccolto 344 voti. Sul podio dei più votati trova posto anche Mauro Salciarini (Movimento 5 Stelle), consigliere uscente, che ha ottenuto 252 preferenze. Liberi e Democratici manda in tripla cifra ben 14 candidati dei 24 in lista: exploit per Riccardo Biancarelli (238) e Simona Minelli (206), bene anche Tonino Fagiani (195), Stefano Ceccarelli (187), Giorgia Vergari (181), Alessandro Brunetti (175) e Valerio Piergentili (170). Il più votato di Scelgo Gubbio è stato Mattia Martinelli con 215 preferenze, seguito dall’Assessore al Bilancio uscente Giordano Mancini (137), da Alessio Bazzurri (129) e da Marco Morelli (104). Tra i Socialisti-Civici Popolari bene Francesco Zaccagni (164) e anche l’assessore uscente Lorena Anastasi (117). Delle liste legate a Presciutti Cinti il più votato è stato Stefano Pascolini (Lega) con 210 voti, seguito da Angelo Baldinelli (Lega) con 160 e dal consigliere uscente (e candidato sindaco 2014) Francesco Gagliardi (Forza Italia) con 143. Nel Movimento 5 Stelle bene Sara Mariucci (217) e Paola Salciarini (119). L’unico ad andare in tripla cifra nelle due liste collegate a Goracci è stato l’ex assessore Graziano Cappannelli con 134 voti, così come l’unico a farlo nelle due liste collegate a Farneti è stato Ulisse Fata (118). Infine nel PD da registrare i 118 voti raccolti da Claudio Ruspi e i 105 di Mario Francioni.
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