La campagna elettorale fa sempre miracoli. Si fanno passerelle e si promette di tutto, anche quello che si è promesso appena qualche mese prima senza aver portato ancora nulla di concreto (magari ci si dimentica).
È successo anche all’eclettico ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini che, tra una cena e i selfie in una discoteca a Gubbio per acchiappare voti verso la destra, ha visitato a Mocaiana il cantiere da 108 milioni di euro della variante al tracciato della strada statale numero 219 Pian d’Assino a ovest.
Salvini ha detto “che prosegue come da programma e fortunatamente sono stati riavviati i cantieri, consegna entro la fine del 2026 nel nome della sicurezza stradale”.
A margine dell’incontro al campo base con i vertici Anas, Salvini ha parlato di “una nuova infrastruttura, quattro gallerie con viadotti. Conto che renderà più semplice la vita ai lavoratori ai pendolari fra Gubbio, Pian d’Assino e Umbertide. Poi ci sono altri progetti, altri programmi. E nella settimana in cui il nuovo codice della strada nel nome della sicurezza stradale arriverà in Senato è una buona notizia. È uno dei tanti cantieri che in Umbria stanno procedendo nonostante qualcuno, magari a sinistra, li volesse o li vorrà fermare, noi tiriamo dritti perché l’Umbria è una terra stupenda ma ha bisogno di essere collegata meglio e più in sicurezza con il resto d’Italia”.
Questo nuovo tratto si estende in prosecuzione di quello già realizzato fino a Mocaiana e costituisce il primo dei due stralci dell’ultimo lotto Mocaiana-Umbertide. L’opera ha una lunghezza di 3,7 chilometri e comprende lo svincolo di Pietralunga, il completamento di quello svincolo di Mocaiana, quattro gallerie lunghe 1,3 chilometri (circa il 35 per cento del tracciato), altrettanti viadotti per 305 metri totali e tre sottopassi.
Salvini ha anche parlato del possibile raddoppio della Pian d’Assino tra Gubbio e Branca a est. “Ho scritto ad Anas – ha detto -, che ringrazio perché sta facendo un lavoro enorme. Politica e amministrazione fanno le richieste, i tecnici devono spiegarci se si può, come si può, quando e quanto costa. Ribadisco che ho chiesto di studiare il raddoppio del tratto che ha una incidentalità notevole, se la risposta sarà positiva ragioneremo di come e dove trovare i soldi, ma ribadisco che è una priorità”.
Il ministro già nella precedente campagna elettorale per la guida del Comune di Gubbio aveva dato man forte alla promessa di Vittorio Fiorucci del raddoppio della Gubbio-Branca annunciando di aver attivato Anas. Da giugno a oggi nulla è sostanzialmente cambiato. Anas in passato – secondo quanto dichiarato più volte dall’ex sindaco Filippo Mario Stirati – ha sempre escluso la possibilità di raddoppiare il tratto. Sarà interessante vedere gli sviluppi per capire se si è mentito in passato oppure lo si fa adesso. Per ora Salvini ha raddoppiato la promessa.
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