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La seduta della Commissione Consiliare trasformata in un incontro tra amici usando perfino WhatsApp

Palazzo Pretorio sede del Comune

Il  nuovo mandato politico-amministrativo riserva sorprese continue nel segno del dilettantismo allo stato puro. Il governo di Gubbio ceduto dalla sinistra alla destra dopo 78 anni rivela i suoi limiti e le anomalie anche a livello di Consiglio Comunale e sedute delle Commissioni Consiliari Permanenti.

In Consiglio Comunale si vedono i regolamenti e le leggi nazionali interpretate a piacimento e oggi (martedì 15 ottobre) la sceneggiata della Seconda Commissione Consiliare Permanente che dovrebbe occuparsi di urbanistica e lavori pubblici, presieduta da Sara Rinaldini di Fratelli d’Italia.

La maggioranza non aveva i numeri per trattare gli argomenti, alla presenza dell’assessore Spartaco Capannelli, ed è rimasta attiva soltanto per qualche calcolo dei consiglieri di minoranza, come Simona Minelli dei LeD che gioca sempre una partita personalistica come nel quinquennio da assessore.

Ma lo scandalo è la modalità di attività della commissione che consente il collegamento a distanza, una modalità che era stata adottata in tutta Italia al tempo del Covid data la situazione e che i politici eugubini hanno voluto mantenere per comodità e tornaconto soprattutto nelle presenze all’interno della maggioranza.

Oggi si è arrivati al punto che per il collegamento a distanza è stato utilizzato il telefono cellulare con WhatsApp suscitando le ire del consigliere comunale di minoranza Diego Guerrini che ha fatto osservare come si trattasse di una seduta istituzionale e non di un incontro tra amici classificabile come “veja” popolare.

Ormai le istituzioni vengono piegate a ogni interesse di parte e di comodo.