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Il sindaco Fiorucci ha assunto il consigliere comunale Francesca Sannipoli e Federica Grandis con una procedura tutta particolare. Tira aria di esposti

Palazzo Pretorio sede del Comune

Il sindaco Vittorio Fiorucci con i propri decreti numero 10 e 11 di oggi, venerdì 20 giugno, ha ufficializzato gli incarichi al consigliere comunale Francesca Sannipoli di istruttore amministrativo nell’ufficio relazioni esterne-staff del sindaco e a Federica Grandis di funzionario esperto della comunicazione-giornalista alle dirette dipendenze del sindaco. La scelta è avvenuta dopo due soli e singoli colloqui, l’uno con il consigliere comunale Sannipoli e l’altro con Grandis per ricoprire i rispettivi ruoli remunerati.

Le due nomine, ampiamente annunciate da vivogubbio.com con tutti i risvolti al di là della selezione formale inscenata dall’Amministrazione Comunale, sono destinate a far discutere e potrebbero sfociare in esposti alla Procura della Repubblica di Perugia e alla Corte dei Conti dell’Umbria per alcuni aspetti che hanno caratterizzato l’iter. L’applicazione dello spoils system all’eugubina potrebbe rivelarsi discutibile nella forma e nella sostanza al punto da richiedere un’attenzione degli organismi di controllo.

Il sindaco si è avvalso dell’operatività garantita dagli uffici, ovvero il settore finanziario, organizzazione e servizi strategici e il segretario generale del Comune (il dottor Marco Angeloni risulta assente per un corposo periodo, in attesa della sostituzione che la Giunta Fiorucci avrebbe già deciso di fare, e al momento ne fa le funzioni il dirigente interno Raoul Caldarelli). Fiorucci ha optato per una selezione arbitraria personale da attuare con avviso pubblico, attraverso l’invio di domande con relativi curricula e successivo colloquio con il sindaco.

Fiorucci ha ricalcato la procedura utilizzata dal predecessore Filippo Mario Stirati per la nomina dell’addetto stampa, Federica Grandis entrata in carica l’8 giugno 2020. Con Stirati c’erano stati 12 domande e altrettanti colloqui, con numeri e nomi dei partecipanti resi pubblici in nome della trasparenza nella pubblica amministrazione.

Fiorucci invece deciso di percorrere tutta un’altra strada, forse in uso anche in associazioni molto particolari, sollevando diffuse perplessità. Sono infatti pervenute complessivamente 67 domande per l’incarico nello staff del sindaco (tra cui quella di Sannipoli) e 34 domande per l’incarico di addetto stampa (tra cui quella di Grandis). Ha sorpreso che la domanda, con relativi curricula, non abbia richiesto un minimo di spese di segreteria (10 euro di solito), tenuto conto della mole di lavoro degli uffici per le due selezioni. Questa, per esempio, potrebbe essere materia per la Corte dei Conti. Si potrebbe ipotizzare che un’eventuale tassazione minima, alla luce dei due successivi colloqui con una sola candidatura per ruolo, avrebbe potuto ingenerare un altro tipo di problematica pensando a tutti gli altri esclusi senza sapere perché.

Può definirsi sorprendente che di tutte quelle domande due sole candidature, una per incarico, siano stati ammesse al colloquio.

I numeri delle domande sono trapelate e non si conoscono i criteri utilizzati per non ammettere al colloquio nessuno degli altri 66 candidati allo staff e 33 all’ufficio stampa, visto che nel decreto del sindaco Fiorucci non si fa alcuna menzione delle procedure adottate, a quanto pare rimandate a una determina dirigenziale non riportata nel decreto. Così come nel decreto si fa solo un riferimento generico e parziale all’importo lordo complessivo per le due nominate.

Si pone, poi, anche una questione politica e di opportunità. I due nomi giravano da parecchio, soprattutto quello di Francesca Sannipoli, che è stata eletta consigliere comunale nella lista Gubbio Civica e già all’indomani dell’elezione, senza ancora la convalida degli eletti e nessun incarico formale nell’organico del Comune, è stata vista operare attivamente nell’ufficio di segreteria del sindaco come se fosse una dipendente o una incaricata formalmente, utilizzando strumenti della pubblica amministrazione. Ci sono state segnalazioni agli organismi di controllo. Ora, a distanza di circa tre mesi, Fiorucci ha deciso di assumerla con la conseguenza immediata delle dimissioni da consigliere comunale da dover rassegnare senza dare seguito al mandato popolare ricevuto e lasciato dopo brevissimo tempo per assumere un incarico professionale remunerato senza concorso pubblico al posto dell’elezione che comporta un gettone di presenza come previsto da quell’incarico istituzionale.

Sulla conferma della giornalista pubblicista Federica Grandis c’è invece la singolarità tutta eugubina di un passaggio dal dover rispondere direttamente e veicolare idee e progetti da un sindaco di sinistra a uno di destra. Inizialmente si era parlato del giornalista professionista Euro Grilli, riferimento primario della comunicazione e strategia nella campagna elettorale di Fiorucci: non è dato sapere se abbia presentato domanda e se ci saranno altri risvolti, diretti e indiretti, per premiarne il forte impegno.