Niente comitato di reggenti per il Pd di Gubbio. I vertici regionali e provinciali hanno bocciato la soluzione dell’Unione Comunale, decisa dall’assemblea sulla proposta del segretario Massimiliano Grilli, dimessosi dall’incarico dopo la batosta elettorale. Il partito viene commissariato e finisce sotto il controllo del sindaco gualdese Massimiliano Presciutti.
La reggenza era costituita dall’ex consigliere comunale Giovanni Manca, l’ex assessore Giovanna Uccellani entrata nel partito prima delle ultime elezioni dopo la militanza in Scelgo Gubbio, il funzionario comunale Ubaldo Casoli, gli ex consiglieri comunali Nicola Maria Aloia e Gianni Fabretti.
Tutto si azzera e ora ci pensa il commissario Presciutti a traghettare il partito verso le elezioni regionali e le scadenze successive.
Intanto, il comitato di reggenza si era riunito giovedì scorso per discutere di rilancio e consolidamento dell’iniziativa politica, “anche grazie – dice una nota – alla raccolta firme per il referendum contro la scellerata riforma della Autonomia differenziata mortale per il nostro territorio così come voluta dalla destra più retrograda al governo del Paese. Si è stabilito di incontrare al più presto gli organismi provinciale e regionale del Pd per riaffermare la forza dell’azione del partito e discutere le strategie e i programmi in vista delle prossime elezioni regionali. Ribadiamo fermissimamente con autonomia e rigoroso rispetto che ci opporremo a qualsiasi ipotesi che non coinvolga direttamente il gruppo dirigente di Gubbio democraticamente eletto ed espressione delle energie vitali e vive della nostra città. Abbiamo predisposto una lettera che faremo firmare a tutta l’Unione Comunale e invieremo a tutti gli iscritti perché è indispensabile affrontare a Gubbio il tema della rigenerazione del centro sinistra in vista delle prossime elezioni regionali”.
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