Il Pd ha riunito l’Unione Comunale, ieri sera (venerì 18 luglio) nella sede di piazza Oderisi, con la presenza di 25 componenti sui 30 dell’organismo. All’ordine del giorno l’analisi del voto delle ultime amministrative con la pesante sconfitta elettorale e il dato modesto del partito nelle urne con il minimo storico (1.055 voti pari al 6,33 per cento).
Il segretario Massimiliano Grilli ha ripercorso le vicende politiche e ha annunciato le proprie dimissioni per agevolare una ripartenza del progetto politico del partito anche in vista delle prossime elezioni regionali.
Ha proposto, tra diverse perplessità dei presenti, la nomina di un comitato reggente per traghettare il partito fino al congresso previsto a scadenza naturale nell’aprile 2025. Si tratta di una formula per scongiurare il commissariamento che potrebbe essere deciso dai vertici regionali. Sarà la segreteria regionale del Pd a valutare il caso Gubbio, anche se un eventuale commissariamento potrebbe essere deciso soltanto dall’organismo provinciale. Da Gubbio giungono strali verso i vertici regionali del partiti: Grilli ha rivendicato l’autonomia delle scelte locali in capo al circolo eugubino, chiedendo a Perugia di non fare ingerenze sul territorio eugubino.
Alla fine c’è stato comunque un voto unanime dei presenti sulla proposta del segretario. La reggenza è costituita dall’ex consigliere comunale Giovanni Manca, l’ex assessore Giovanna Uccellani entrata nel partito prima delle ultime elezioni dopo la militanza in Scelgo Gubbio, il funzionario comunale Ubaldo Casoli, gli ex consiglieri comunali Nicola Maria Aloia e Gianni Fabretti.
