Dopo due giorni di tabelle e riconteggi per errori e cifre sbagliate, è stato varato l’elenco degli istituti scolastici con le relative fasce di appartenenza che si ripercuono su fondi economici, personale e stipendi dei dirigenti.
Il Governo Meloni ha riveduto tutti i parametri che determinano i punteggi, calcolati ora pesantemente al ribasso per tagliare, nella sola Umbria ad esempio, 13 prime fasce con il conseguentemente risparmio economico.
A Gubbio la riformulazione non ha danneggiato le scuole, che non hanno visto declassamenti, e ha portato alla promozione dalla terza alla seconda fascia della scuola media “Mastro Giorgio-Nelli” presieduta da Francesca Pinna.
Conferme per i tre circoli didattici: il primo “Giacomo Matteotti” e il secondo “Aldo Moro” sempre in terza fascia e il terzo di Santa Illuminata in seconda fascia. Conferme anche per i due poli scolastici superiori, il “Cassata-Gattapone” in prima fascia e il liceo “Giuseppe Mazzatinti” in seconda fascia. Il “Mazzatinti” scongiura il declassamento grazie a un punteggio più alto della stragrande maggioranza dei licei tradizionali relegati in terza fascia tra il disappunto generale per la qualità consolidata dei percorsi e le crescenti iscrizioni.
Gli studenti complessivamente iscritti sono soltanto una voce tra quelle che vengono prese in considerazione (su questo dato il “Mazzatinti” è primo per distacco) ma si calcola anche la presenza di soggetti con handicap, stranieri e perfino l’organizzazione di corsi serali. In questo senso il governo di centrodestra ha seguito gli orientamenti già stabiliti dal centrosinistra e ha soltanto trovato il modo di riparametrare tutto per declassare molti istituti su tutto il territorio nazionale per recuperare risorse economiche operando tagli in modo indiscriminato tanto da suscitare diffuse critiche e polemiche, con il sindacato a fare da certificatore delle decisioni politiche assunte.
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