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Annamaria Girlanda, ex assessore con Barboni e donna di punta della sinistra eugubina: “La destra più destra sarebbe un disastro per la città”

Annamaria Girlanda

Chi rappresenta fino in fondo la destra eugubina al ballottaggio? Vittorio Fiorucci ha con sé i tre partiti, a cominciare da Fratelli d’Italia passando per la Lega e Forza Italia. Rocco Girlanda è stato parlamentare di Forza Italia e nel suo percorso, dopo aver fatto anche il consigliere comunale, ha deciso di presentarsi alla guida della città con un progetto civico trasversale.

Ci sono state diatribe verbali, in tv e sui social, tra Mattia Martinelli e Luigi Girlanda, con Martinelli ex consigliere di maggioranza accanto a Filippo Mario Stirati per dieci anni e ora sostenitore di Fiorucci, che ha accusato Girlanda di avere nelle sue file l’ex sindaco Diego Guerrini che venne sfiduciato con il Comune portato al commissariamento dal 2013 al 2014. Luigi Girlanda ha contrattaccato che a far cadere Guerrini sono stati soprattutto Gianni Pecci e Alessandro Brunetti che oggi sono strateghi e coinvolti nel gruppo di Fiorucci.

Sulla natura del ballottaggio che andrà in scena il 23 e 24 giugno interviene Annamaria Girlanda, già assessore con Paolo Barboni sindaco e candidata a suo tempo nelle liste di Orfeo Goracci, donna di punta della sinistra eugubina, che sui social fa una riflessione sui due profili dei candidati, entrambi non espressione della tradizione di governo e della parte politica che ha sempre avuto in mano la città.

Ecco cosa scrive Annamaria Girlanda: In politica e più ancora nelle istituzioni, tanto più vero quanto più esse sono vicine ai cittadini, rinnovamento non può e non deve mai essere sinonimo di nuovismo. Anzi, le troppe facce nuove – leggi prive di qualsiasi esperienza istituzionale – sono un rischio che la città non può permettersi di correre. Non è un mistero per nessuno il mio essere sempre stata ed essere ancora convintamente un’anima di sinistra – anche se bisognerebbe prima scrivere quasi un’enciclopedia per intendersi sul termine… – e, come tale, non posso che vivere con estremo disagio la situazione che si è venuta a creare a Gubbio. Questo però non mi impedisce di continuare a pensare, a ragionare con la mia testa come ho sempre fatto, avendone la possibilità in ogni senso, a voler capire come, consegnando la città alla “non sinistra” si possa evitare il disastro totale. Una delle motivazioni che più mi rassicura nello scegliere l’esperienza civica di “non sinistra” di Rocco Girlanda è proprio la presenza di persone che non sono prive di ogni e qualsiasi esperienza istituzionale. Tra l’altro, oltre a Rocco, tali persone hanno fatto la loro esperienza istituzionale proprio nella sinistra e non posso credere che abbiano completamente perso questa loro “sensibilità originaria”. Che dire invece della “destra destra”, mi piace tanto la definizione gruberiana e dunque la mutuo, trovandola più che mai adeguata allo scenario eugubino? Del candidato a sindaco non parlo, ne parlano già troppo gli altri e si presenta da solo. Nel Consiglio Comunale che lo seguirebbe, vi sono tre sole persone che possono vantare un’esperienza istituzionale almeno come consiglieri comunali: Robert Satiri, Francesco Gagliardi e Mattia Martinelli. Ecco, per me, questi ultimi due – e qui il commento diventa assolutamente personale – non possono essere fonte della benché minima sicurezza. Per quanto riguarda Gagliardi, il post che ha dato origine all’intervento di Luigi Girlanda è più che sufficiente per testimoniarne il livello di maturità istituzionale, il perché lo spiega molto chiaramente Luigi. Di Mattia Martinelli che dire? Ebbi modo di conoscerlo nel luglio dello scorso anno, in un simpatico incontro in cui mi trovai del tutto inconsapevole a partecipare su invito di un politico di Perugia conosciuto ai tempi della mia esperienza nei Comunisti Italiani. Quanto era cambiato il mondo, scoprii quella sera! Ora si stava cercando di organizzare un’esperienza civica per appoggiare il futuro candidato a sindaco del centro destra. Orbene: sbaglio o a quel tempo, il buon Martinelli, mentre cercava di formare gruppi di sostegno al candidato di centro destra – che ancora non si sapeva nemmeno chi sarebbe stato – appoggiava convintamente la maggioranza Stirati? Questo penso sia più che sufficiente per maturare un’opinione sulla sua serietà istituzionale. Non sono mai stata renziana – vade retro!!!! – ma perfino Renzi, prima di far cadere il Conte 2, ritirò i ministri. Ah, be’, dimenticavo: Martinelli stava lavorando per allearsi con la “destra destra” e ne aveva già appreso le abitudini, ricordate Salvini che, facendo cadere il Conte 1, non ci pensò neanche un secondo di essere consequenziale e ritirare i ministri? Ecco, queste due persone con un minimo di esperienza istituzionale della “destra destra” non mi sembrano una garanzia di onestà intellettuale. Il sindaco ha problemi da risolvere e risposte da dare nell’immediato. Non può non sapere nemmeno cosa può e non può fare, a meno che, e parlo al popolo della sinistra a disagio come me, oltre a un sindaco di “non sinistra”, vogliamo anche accaparrarci un sindaco che, nella migliore delle ipotesi, sarà eterodiretto, chissà da chi, chissà? Sul fatto che il futuro sindaco di Gubbio non sarà di sinistra non possiamo farci nulla. Almeno, che sia capace, competente, onesto intellettualmente, libero. Per questo – e per molto altro, ma andrei fuori tema – voterò Rocco Girlanda.