Gli ascensori comunali che collegano con piazza Grande sono gestiti dalla Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, interamente di proprietà del Comune. Il sistema scelto è stato affidare la custodia ad addetti con partiti Iva che sono sottoposti a orari e turnazioni come fossero dei veri e propri dipendenti. La situazione è stata più volte sollevata in Consiglio Comunale, anche prima dello scioglimento in vista delle elezioni, dal commercialista Filippo Farneti, già candidato a sindaco nel 2019 con un gruppo perlopiù di centrosinistra e ora passato nelle liste del centrodestra. Il dottor Farneti ha evidenziato in più occasioni come la gestione degli ascensori sia del tutto anomala e meritevole di attenzioni da parte degli organismi di controllo perché la formula di utilizzare personale esterno trattato come se in realtà fosse alle dipendente dirette apre qualche fortissima perplessità. Chi ruota attorno agli addetti al servizio non può fare a meno di osservare un certo imbarazzo unito ai mille dubbi che questo sistema sia legittimo. La Gubbio Cultura ha propri dipendenti per gestire da anni taluni servizi, tra non poche polemiche per i percorsi che l’hanno caratterizzata fin dai tempi della costituzione con Orfeo Goracci sindaco tra le accuse nel dibattito politico sulle finalità della società comunale e le modalità di assunzione senza concorso pubblico ma per chiamata diretta. La vicenda degli ascensori apre nuovi interrogativi e soprattutto fa temere eventuali contenziosi legali, per lo status occupazionale degli addetti, che potrebbero arrecare danni economici direttamente alla società partecipata e anche al Comune. Sarà una questione molto delicata che il prossimo sindaco si troverà ad affrontare visto che Filippo Mario Stirati in tutti questi anni ha ritenuto che le cose dovessero e potessero andare avanti in questo modo senza mai mettere mani a questa società nonostante le pressioni di alcuni consiglieri comunali non convinti dello stato di fatto.
Lascia una Risposta