Con tutti gli onori per il luminoso percorso professionale, il giornalista eugubino Francobaldo Chiocci ha ricevuto il 16 maggio scorso a Roma, a palazzo Valentini, il Premio nazionale “Carlo Casalegno 2024” alla carriera. Il riconoscimento sul giornalismo d’inchiesta, giunto alla quarantaseiesima edizione per iniziativa di Rotary e Rotaract del Distretto 2080 con la commissione presieduta da Stefania Svizzeretto, è andato a Milena Gabanelli come giornalista d’inchiesta dell’anno-la ricerca della verità. C’erano anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, e Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, nella cerimonia aperta dal sindaco capitolino Roberto Gualtieri. Conferiti i premi alla memoria a Oriana Fallaci e Andrea Purgatori. Il premio ricorda il vicedirettore del quotidiano La Stampa, Carlo Casalegno, scomparso nel 1977, primo giornalista ucciso dai terroristi negli anni di piombo. Chiocci, classe 1931, è considerato tra gli inviati più famosi in Italia. Con il Tempo di Roma ha condotto importanti inchieste in tutto il mondo, tra Vietnam, Iran, Irlanda e India, fino al seguito nei viaggi di Paolo VI e Giovanni Paolo II. È stato il primo a sostenere l’innocenza di Enzo Tortora nei momenti più difficili. Suo il libro “C’era una volta l’inviato speciale. Memorie e rimpianti di un giornalismo che fu”.
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