Finale della Festa dei Ceri con brividi della corsa all’arrivo in basilica sul monte Ingino, dove – dopo una decina di minuti per affrontare i tornanti nella salita di un chilometro e ottocento metri sui 4,3 dell’intero percorso – il vantaggio del Cero di Sant’Ubaldo su San Giorgio si è ridotto. I santubaldari se lo sono visti piombare addosso, riuscendo comunque a chiudere il portone per lasciare i sangiorgiari fuori dal chiostro, nel solito discusso finale tutto agonismo e competizione.
È stato l’epilogo mozzafiato di una corsa pazzesca, con l’apprensione dei ceraioli nel pomeriggio per la penduta di San Giorgio lungo la Calata dei Ferranti e di Sant’Antonio in via 20 Settembre. La partenza della corsa, con tre minuti e mezzo di ritardo sull’orario canonico delle 18 e caso più unico che raro, ha aperto vorticose emozioni con il tempo che ha retto nonostante le previsioni meteo annunciassero pioggia.
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