E festa sia. Unica nel suo copione secolare, straordinario rito di popolo dove la corsa è agonismo ma non gara. I Ceri tornano come ogni 15 maggio con il loro carico d’entusiasmo e passionalità. Non cercate un vincitore, non lo troverete né oggi né mai. A Gubbio si viene per vivere una giornata spettacolare. Dall’alba a notte fonda se ne vedranno di tutti i colori, dai dominanti giallo di Sant’Ubaldo, azzurro di San Giorgio e nero di Sant’Antonio.
È la giornata di Luigino Bei Primo Capitano e Fabio Mariani Secondo Capitano, con i Capodieci Francesco Morelli dei santubaldari, Simone Martini dei sangiorgiari ed Enrico Provvedi dei santantoniari. Il campanone, dalla torretta in cima al palazzo dei Consoli, farà da colonna sonora per l’Alzata verso mezzogiorno in piazza Grande, restituita con la nuova pavimentazione, alle fasi della corsa nel pomeriggio dalle 18 lungo le vie cittadine fino a risalire i tornanti del monte Ingino che portano i Ceri nella basilica. Ieri sera ha fatto da preludio nel tardo pomeriggio il tradizionale «doppio» del campanone, la suonata doppia della campana grande della torre civica e con essa la mezzana e la piccola.
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