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Il campo largo rompe gli indugi, ma perde i pezzi. Centrodestra: Gubbio Civica col nome di Fiorucci nel simbolo anche se l’ha candidato la Lega

Palazzo Pretorio sede del Comune

Manca qualche pezzo al campo largo del centrosinistra perché il cartello elettorale con LeD, Pd, 5 Stelle, Psi, Alleanza Verdi e Sinistra, Civici umbri lascia fuori il tandem Goracci-Tognoloni di «Cantiere sociale» (era scontato), il Pci di Fabio Sebastiani, Gubbio Città Europea di Diego Pierotti e Gianni Fiorucci (esclusi a sorpresa dopo l’appoggio dichiarato ad Alessia Tasso) e almeno per ora anche Città Futura, che non ha firmato il documento diffuso ieri nel quale si prospetta «un percorso per la stesura del programma e gli strumenti per l’individuazione del candidato a sindaco che dovrà rappresentare l’intera coalizione, senza escludere le primarie».

Si è subito pensato a un duello tra il vicesindaco Alessia Tasso, simbolo della continuità del decennio Stirati, e Leonardo Nafissi, candidato da Città Futura. Ma l’associazione presieduta da Jacopo Cicci e che ruota attorno a Nafissi è orientata a non aderire alle primarie: prenderà la decisione oggi nell’assemblea degli iscritti. Orfeo Goracci e Gabriele Tognoloni hanno preso malissimo l’epurazione e si sono scagliati contro il sindaco Filippo Mario Stirati, accusandolo di trattare soltanto per il suo futuro politico personale nel voler correre per un posto da consigliere regionale.

Nel centrodestra è attivissimo il candidato a sindaco Vittorio Fiorucci proposto dalla Lega (Fiorucci e il consigliere comunale Michele Carini hanno insieme fatto partire il volantinaggio) e assoldato da Gubbio Civica, che ieri ha annunciato di inserire il suo nome nel simbolo.