Il direttore sportivo rossoblù Davide Mignemi non mette limiti al Gubbio, dopo il 4-0 al Pescara di Zeman nella serie di 4 vittorie consecutive con 22 punti su 24 nelle ultime 8 giornate, ma resta con i piedi ben saldati a terra. Ha parlato volentieri del magico momento.
Direttore, cosa c’è dietro questa striscia positiva impressionante?
“Tanta cultura del lavoro, tanti meriti da attribuire al mister e ai giocatori. Ora ci aspetta un’altra grande partita e non dobbiamo mollare di un centimetro”.
Quanto ha inciso il cambio del modulo?
“Non ha inciso più di tanto. Penso che sia servito maggiormente il cambio mentale della squadra. Si è stretta e ha fatto ancora di più gruppo per avere un’unità d’intenti importante. Speriamo che questo trend possa continuare in futuro, pur consapevoli delle difficoltà che in questo campionato abbiamo conosciuto”.
Carrara è una trappola?
“Sì, se non la interpreteremo nel modo giusto. Troviamo un avversario forte, l’ha dimostrato e non ha mai nascosto le proprie ambizioni. Noi dovremo dare il 101 per cento, sappiamo di poter dire la nostra”.
Il Gubbio può puntare anche al secondo posto?
“Non credo, bisogna essere onesti ed equilibrati nei giudizi. Non siamo strutturati per essere in quel tipo di posizioni, siamo partiti per entrare nella griglia dei playoff e ci siamo. Poi è giusto non porsi limiti e avere ambizioni. Non è scontato essere dove stiamo, sono altre le candidate e raggiungere certi obiettivi”.
Il mercato di gennaio come ha cambiato la squadra?
“Era già un buon gruppo a inizio stagione, si è cercato di lavorare al meglio per cercare elementi che potessero renderla ancora migliore anche per le defezioni nell’andata. Abbiamo inserito dei ragazzi interessanti».
Di Gianni che operazione è stata?
«Una gran bella operazione, dà la consapevolezza che il lavoro di questa società è attenzionata anche dai club più importanti. Va dato merito nel settore giovanile a chi fa bene questo lavoro, con gli ottimi rapporti tra il nostro presidente e Lotito della Lazio”.
C’è un altro Di Gianni all’orizzonte?
“Si lavora per trovarne, il Gubbio deve per forza avere dei Di Gianni e degli Arena. Il lavoro è lungo per trovare risorse del genere”.
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