Sulla gestione dei rifiuti si è aperto un altro capitolo delicatissimo e controverso, alla luce della stangata sul saldo della Tari 2023 con le bollette salate che hanno raggiunto le famiglie eugubine per la scadenza del pagamento fissata in un’unica soluzione al 31 gennaio.
Il vicesindaco Alessia Tasso, con delega all’ambiente, ha deciso di spiegare come funziona il servizio e il destino della discarica di Colognola. Ha anche cercato di giustificare gli aumenti medi dell’8,5 per cento fino al 12, rispetto alla media regionale del 2,4 per cento, argomentando che “l’adeguamento del costo del servizio è comunque minimo e lascia a Gubbio il primato della Tari tra le più basse dell’Umbria”.
La candidata in pectore dei LeD, che punta a coalizzare il Pd e il Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni di giugno, sulla discarica non evidenzia che ogni anno il Comune rimette 700mila euro con le perdite economiche ormai irrefrenabili che ricadono sulle tasche dei cittadini. E nell’evidenziare l’attività di spazzamento delle vie anche nelle frazioni più distanti, non sottolinea che questi interventi fanno aumentare a dismisura i costi addossati sull’intera comunità con un dibattito politico che – anche all’interno dell’attuale maggioranza – fa alludere a operazioni meramente elettoralistiche in vista del voto a giugno.
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