Il Pd prepara un conclave e sceglie Gubbio, storica roccaforte comunista da sempre. Il Pd sceglie una formula c ome ai tempi di Romano Prodi, cioè a porte chiuse. A Gubbio, dal pomeriggio del 18 gennaio fino all’ora di pranzo del 19, al park hotel “Ai Cappuccini” dove per qualche tempo in passato si è tenuta la scuola di formazione politica di Forza Italia. Guiderà i lavori la segretario Elly Schlein.
Nella due giorni di clausura nel lussuoso hotel eugubino è previsto che Schlein sveli le intenzioni anche rispetto all’alleanza con il Movimento 5 Stelle che per anni ha insultato il Pd definendolo “rovina del Paese” e “il partito di Bibbiano e delle banche” salvo poi fare accordi a macchia di leopardo. Pressata dal gruppo dirigente – diviso sull’opportunità di una sua candidatura come capolista alle Europee – potrebbe svelare se intende scendere in campo per l’Europarlamento. Da lì, insomma, potrebbe partire la sfida a Giorgia Meloni. A maggior ragione perché la premier adesso tentenna, spiazzata da Matteo Salvini, il quale ha annunciato che non si candiderà.
A lanciare l’idea di un conclave è stata la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga. La prima mail è datata 7 dicembre. Un alert a cui ha fatto seguito nelle ultime ore un’altra comunicazione del gruppo, utile anche a definire i dettagli logistici del summit. I deputati potranno raggiungere Gubbio con le proprie auto, ma anche con appositi bus organizzati dal Pd. Alcuni partiranno da Roma, altri da Firenze.
Non è un momento facile per il Pd visti anche i sondaggi, oltretutto a Gubbio dove dal 2001 è all’opposizione salvo il biennio con Diego Guerrini sindaco.
L’occasione del conclave nazionale servirà anche a fare squadra, almeno nelle intenzioni della segreteria. Non a caso, la richiesta è di massima partecipazione. “Ti prego di bloccare in agenda le date – si legge nell’invito – e di segnalare eventuali assenze”.
