Il nono posto in classifica, dopo lo 0-0 sabato scorso al “Barbetti” contro la Spal, non è il massimo della vita rispetto alle aspettative. Il Gubbio sa che la strada è lunga e vuole superare il torpore del momento acuito dai risultati in altalena, con due fattori che balzano all’occhio: lo stadio come fortino (quattro vittorie e cinque pareggi, ultima sconfitta interna il 4 marzo contro l’Olbia) e le trasferte come incubo (cinque ko consecutivi, più l’eliminazione dalla Coppa Italia a Rimini, dopo un pari e l’unico successo con l’Ancona alla prima fuori casa). Urge rialzarsi lontano dal “Barbetti” per cercare la continuità, ecco perché il viaggio a Pontedera (sabato prossimo, ore 16.15) diventa il crocevia.
Il presidente Sauro Notari ha parlato al quotidiano Il Messaggero, nell’edizione di oggi lunedì 4 dicembre.
Si aspettava di più contro la Spal?
“Speravo in un risultato migliore, la squadra non ha fatto una buona prestazione ma c’è stata anche un po’ di sfortuna con le due traverse che ci hanno negato il gol. Un vero peccato, dobbiamo capire quali sono i problemi perché alcune partite sono state buone e altre meno. Trovo difficile spiegare questo periodo negativo”.
Piero Braglia è nervoso?
“C’è un po’ di fibrillazione in tutto l’ambiente, anche il mister può risentirne. Bisogna capire quali sono le difficoltà e superarle, tutti assieme. Ci manca la vittoria contro la Spal. Ci servono i punti, la classifica stessa te li chiede: quota 21 non è abbastanza, adesso mancano tre partite prima della sosta e la speranza è quella di fare il meglio in attesa di qualche aggiustamento a gennaio”.
Il mercato di gennaio cambierà le cose?
“Il direttore sportivo Davide Mignemi è bravo, cercheremo di cedere i giocatori meno utilizzati e di inserirne due-tre più pronti. Pensiamo a tre elementi per rafforzare la rosa verificando le possibilità di cambiamento”.
Sorpreso da Vincenzo Di Gianni lasciato in panchina dopo che a Sassari inserito nel finale aveva subito lasciato il segno realizzando un gran gol?
“Questo ragazzo merita spazio, me l’aspettavo almeno come riprova della prestazione di Sassari. Voglio capire il motivo della sua esclusione. Con il mister ci diciamo tutto con franchezza, ed è giusto così”.
Daniele Montevago sta faticando più del previsto?
“Anche la situazione di questo talento va chiarita, fa tutto parte della problematica generale. Qualcosa lo frena”.
Il freno tirato dipende più dall’assetto tattica o dal continuo cambiamento degli interpreti?
“La squadra deve trovare un’identità precisa, la formazione dev’essere quella, poi ovviamente con i cambi in corso d’opera e con un’idea di squadra ben definita”.
Braglia è cambiato su qualcosa rispetto alla stagione scorsa?
“L’allenatore non si discute per quello che rappresenta. Mi chiedo se possa aver perso un po’ di carisma, c’è qualcosa di diverso rispetto al passato”.
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