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La sera del derby. Braglia nasconde il Gubbio che sfida il Perugia: rebus modulo e scelte

Piero Braglia

Gioca a carte coperte Piero Braglia, come al solito. Non gli piace parlare di modulo e formazione, pensa che sia un vantaggio per gli avversari anche se alla fine non è mai la pretattica a fare la differenza. Si chiude ancora più a riccio per il derby di stasera al “Curi” (domenica 12 novembre, ore 20:45), in cui il Gubbio si gioca tantissimo, anche Braglia dopo le ultime quattro trasferte tra campionato e Coppa Italia che hanno portato sconfitte, rimpianti e recriminazioni. Al “Curi” vuole una squadra protagonista, capace di giocarsela per strappare il miglior risultato possibile e ottenere punti perché lo impongono la classifica e l’umore generale. Serve una svolta fuori casa e il presidente Sauro Notari se l’aspetta, specie in questa occasione che riporta alla memoria gli ultimi due incroci positivi del Gubbio capace di prendersi lo 0-0 al Curi e di vincere 3-2 al Barbetti dopo 73 anni.

“Questa partita riveste un’importanza rilevante – dice il tecnico -, ne siamo consapevoli e speriamo di essere all’altezza. Sarà difficile, cercheremo e faremo di tutto per dimostrare e ottenere qualcosa di buono, giocare contro di noi non è facile per nessuno perché possiamo diventare fastidiosi”.

Pensa tutto il bene possibile del Perugia: qual è l’aspetto più temibile?

“Affrontiamo una squadra veramente forte che ha un ottimo centrocampo. Ha davvero tutto per lottare al vertice pensando alla promozione diretta: hanno le strutture e lo stadio, hanno preso Vazquez che è un bell’attaccante. Sappiamo di trovare un avversario che ha tutti i mezzi per disputare un campionato da protagonista. La gara sarà tosta, spero che alla fine lo sia anche per loro con il nostro modo di giocare e in base all’atteggiamento che avremo”.

Il Gubbio a Perugia non ha mai vinto: “Speriamo che succeda, io sono qui per fare il massimo. Spero di fare il meglio per il Gubbio fino alla fine”.

Stima Baldini: “Allenatore preparato, il Perugia gioca bene. Sta facendo un buon lavoro”.

Un pensiero ai tifosi, che potrebbero presentarsi in oltre 700: “Spero di vedere più gente possibile, so che è molto sentita e ho visto degli striscioni in giro”.

Stuzzicarlo sul tema tattica e uomini rende Braglia impenetrabile: “Non dico nulla, si vedrà se in difesa giocheremo con una linea a quattro o a tre. Qui c’è un problema di fondo, bisogna far giocare gli under e quindi vanno fatti quadrare sempre i conti, pur se il presidente Notari in questo è stato elastico e ci ha detto che a volte potremmo farne anche a meno. Da parte nostra bisogna pensare soltanto a lavorare e purtroppo sappiamo che sta continuando il problema dei campi di allenamento. Abbiamo difficoltà con l’antistadio, mi auguro che a breve tutto si risolva”.