In tribunale a Perugia ieri (lunedì 18 settembre) nuova seduta del processo Trust con imputati l’ex sindaco Orfeo Goracci e altri tra ex amministratori, politici e dipendenti comunali.
Uno degli avvocati delle parti civili ha posto la dirimente questione della prescrizione alla quale hanno rinunciato l’ex vicesindaco poi sindaco traghettatore Maria Cristina Ercoli, gli ex assessori Lucio Panfili e Graziano Cappannelli, i dipendenti comunali Lucia Cecili e Nadia Ercoli, e l’ex segretario generale Paolo Cristiano, mentre l’avvocato Franco Libori, legale di Goracci, aveva annunciato il 25 ottobre 2022 che l’attuale consigliere comunale di minoranza avrebbe beneficiato della facoltà della prescrizione.
Il presidente del tribunale, Mariella Roberti, ha avanzato l’ipotesi che vi siano ancora dei reati di cui Goracci è accusato e che non sarebbero caduti in prescrizione, ma i tempi sarebbero maturati avendo peraltro chiesto il suo legale Libori l’accettazione della prescrizione e stando ai conteggi sui tempi fatti dagli altri legali. Il presidente Roberti ha detto che avrebbe verificato. La questione potrebbe riemergere nella prossima seduta, fissata per il 31 ottobre alle ore 14:30 con l’audizione dei testimoni Marco Ottaviani (dipendente comunale), Marino Cernicchi (ex assessore ai Lavori Pubblici che ha patteggiato a 16 mesi confermando all’atto pratico che negli anni di Goracci qualcosa è successo) e Diego Guerrini (sindaco dal 2011 al 2013), chiamati dal pubblico ministero Mario Formisano.
In aula Goracci non ha mai confermato di persona di volersi avvalere della prescrizione, così come previsto, e questo lascia in sospeso un aspetto determinante del processo (anche l’ex dipendente comunale Umberto Baccarini ha lasciato in sospeso la conferma della prescrizione annunciata a suo tempo in aula dal suo legale).
Goracci preferisce esternare sui social le interpretazioni sulle singole deposizioni dei testimoni, senza fare alcun cenno alla parte sostanziale delle accuse (taluni sostengono che la parte più scottante riguardi la concussione e tentata concussione sulle rivelazioni dell’ex dirigente comunale Gabriele Silvestri) e soprattutto se si avvarrà (come annunciato dal suo legale Libori) o meno della prescrizione. Per Goracci il passaggio è oltremodo delicato: gli avversari politici fanno notare come per gli esponenti di sinistra che si definiscono nudi e puri, la prescrizione non è assoluzione.
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