Trent’anni di musica, trent’anni di emozioni: Gubbstock li ha celebrati al Teatro Romano con due serate di grande impatto, figlie della voglia delle nuove generazioni di offrire a una platea quanto più vasta spettacoli di assoluto valore. L’edizione 2023 va in archivio con un pieno di sorrisi e di consensi, oltre che di pubblico, con centinaia di persone che hanno preso posto sui gradoni del Teatro Romano in entrambe le serate della kermesse. Grande apprezzamento è stato espresso da parte del sindaco Filippo Mario Stirati, presente nel corso della serata finale, che ha ringraziato tutti coloro che hanno cooperato per la buona riuscita dell’evento (a partire dall’Informagiovani) e ha mandato un messaggio forte a tutti i presenti. “Pensiamo a quelle popolazioni, e sono davvero tante nel mondo, alle quali non è permesso poter organizzare eventi come questi che celebrano la musica e la voglia di stare insieme. Nel 2023 è un qualcosa di inaccettabile. Da parte mia e del comune che rappresento mi sento di dire grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento che è diventato ormai parte integrante dell’estate degli eugubini, e che ogni anno offre uno spettacolo assolutamente all’altezza della sua storia e della fama che lo precede”.
QUANTE EMOZIONI. L’edizione del trentennale è stata organizzata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Gubbio (presente l’assessore Simona Minelli), in collaborazione con Coop Sociale ASAD, Archè, ARCI Perugia e Avis Gubbio, e ha visto salire sul palco diversi giovani musicisti emergenti, gran parte dei quali provenienti dall’area dell’Alta Umbria e dai comuni della fascia appenninica. La prima serata ha avuto come ospiti gli Stand Back from Yellow Line e i ragazzi di Collettivo Vivo, coloro cioè che hanno preso parte al “Songwriting Camp” organizzato proprio dai membri che si occupano in prima persona dell’organizzazione del Gubbstock, in collaborazione con le Associazioni Arché di Paolo Ceccarelli, Umbria in Voce di Claudia Fofi e Al Fondino. L’esperienza peraltro non è destinata a esaurirsi, dato che a ottobre partirà la terza edizione del camp, con l’intento di realizzare canzoni da inserire in un vero e proprio show da portare in scena (con annesso disco live da editare). Sul palco anche Evermore, The Neontown, Primo Piano ed Hellvillum. La seconda serata si è aperta con le esibizioni di Amnesya, MGS, Eudaimonia e lecosedigiuli e ha poi ospitato il ritorno dopo 10 anni dei TheGeneration, che per l’occasione si sono ritrovati sul palco riassaporando la musica degli anni dell’adolescenza (e con loro anche l’artista Emanuele Copernico, intento a disegnare durante l’esecuzione dal vivo della band). Gran finale poi con l’artista toscana Emma Nolde, che ha infiammato il pubblico con un live di quasi 90’ nel quale ha dimostrato una volta di più tutta la sua bravura e le qualità che l’hanno fatta conoscere a livello nazionale, proponendola come una delle cantautrici emergenti di maggior successo.
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