Danz’Art Experience, il teatro accoglie l’arte va in scena sotto la regia di Cecilia Monacelli, direttrice di Danz’Art – Centro di formazione professionale, con vari artisti del territorio, utilizzando la danza come linguaggio comunicativo tra le diverse forme di espressione artistica. Si rende omaggio all’arte in ogni sua forma, volendo in particolar modo ricordare gli artisti Sanio Panfili e Oscar Piattella, con il patrocinio del Comune di Gubbio e la collaborazione dell’archivio “Oscar Piattella”.
Danz’Art Experience, il teatro accoglie l’arte è al contempo spettacolo e manifestazione di varie forme di comunicazione, come testimoniato dalla pubblicazione “Danz’Art Experience, il teatro accoglie l’arte”, ideata da Cecilia Monacelli in collaborazione con l’archivio “Oscar Piattella” e curata da Cesare Coppari.
All’interno si racconta di dieci artisti contemporanei che hanno accolto l’invito a presentare le loro ultime produzioni in una forma inedita, per voler stringere una innovativa connessione tra il teatro, utilizzato come spazio performativo, l’arte e la danza.
Oggi, giovedì 15 giugno alle ore 21, il Teatro Comunale ospita lo spettacolo con la partecipazione di tutti gli artisti che hanno interagito con la danza, realizzando opere che si animano attraverso il movimento, indossate dalle danzatrici, proiettate, realizzate simultaneamente sul palco e coreografie ispirate alle stesse.
Domani, venerdì 16 giugno, dalle ore 19 alle 22, nei vari spazi del teatro eugubino, ci sarà l’esposizione delle opere degli artisti, capolavori che prenderanno vita grazie alle performance delle danzatrici (ingresso libero).
“Danz’Art Experience, il teatro accoglie l’arte – spiega Cecilia Monacelli – è un flusso in continua crescita nel tempo, tra danza, ricerca e arte. La stessa arte che mi ha condotto verso gli artisti che oggi insieme a me e ai miei ragazzi, ci donano bellezza e armonia, attraverso le diverse forme artistiche. Questa coesione vuole essere un’esperienza, dove il teatro in tutti i suoi spazi, anche i meno fruibili al pubblico, conquista una concezione di spazio performativo capace di ospitare la presentazione di nuove forme di creazione artistica e sperimentale, per il miglioramento dell’accesso e della partecipazione all’arte e alla cultura. Ho chiesto agli artisti di esporre, la loro interpretazione della materia, ma soprattutto la propria sensibilità, non necessariamente come fatto già in passato legandosi a un tema specifico, ma più liberamente di regalarci o fare la loro arte in contemporanea, fondendosi con le danzatrici in installazioni e performance”.
“Un progetto innovativo – commenta Cesare Coppari – che sfugge alla dinamica di palcoscenico, alla distanza che separa lo spettatore dall’interprete, creando un continuum tra chi guarda e chi è guardato. Così capita che il visitatore si ritrovi a partecipare, egli stesso, alla creazione d’arte con le performance musicali, le installazioni, le sculture e gli oggetti, le fotografie di Sanio Panfili e le grandi tele di Oscar Piattella. Grazie all’interazione tra ballerine e arte contemporanea, a venir suggerita è una nuova scoperta del teatro come museo vivente e spazio più ampio”.
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