Ha fatto il giro del mondo la notizia della morte improvvisa di Flavia Franzoni, 76 anni, la moglie di Romano Prodi, colta da malore mentre camminava lungo il Sentiero Francescano della Pace, i 38 chilometri di quella che viene considerata una delle tappe più impegnative della via del Nord che dal santuario de La Verna porta ad Assisi ripercorrendo i sentieri del Poverello.
E’ successo dopo la partenza domenica scorsa (11 giugno) da Città di Castello, l’arrivo in serata a Gubbio e la partenza martedi 13 giugno di buon’ora. L’ex premier è al telefono tra i monti dell’eugubino, tra la frazione di Caisassi e quella di Biscina, in direzione Valfabbrica, quando improvvisamente – ricostruisce Michele Milletti su Il Messaggero – sua moglie che lo precede di qualche passo si accascia a terra. Un malore improvviso che purtroppo non le darà scampo. Prodi la vedrà morire così, davanti ai propri occhi e senza poter fare nulla per salvarle la vita.
La coppia sta facendo il percorso assieme all’ex ministro Arturo Parisi e altri amici tra cui Francesco Conconi, noto medico sportivo e amico dei coniugi. “Aveva iniziato a piovere, Flavia stava passeggiando assieme a noi quando improvvisamente l’abbiamo vista crollare a terra”, è il racconto che viene fatto ai primi soccorritori del 118 e del Soccorso alpino dell’Umbria una volta raggiunto il gruppo. Conconi è al loro fianco anche nel momento in cui Flavia Franzoni accusa il malore fatale: vengono subito messe in atto le prime manovre per rianimarla, ma è evidente come la situazione sia particolarmente grave.
La richiesta d’aiuto arriva alla centrale regionale del 118 intorno alle quindici. Dopo l’immediata geolocalizzazione partono subito i soccorsi, purtroppo rallentati in modo importante dal maltempo: i temporali e le piogge abbondanti che proprio in quel momento stanno imperversando sulla regione e anche nella zona in cui si trova il gruppo rendono impossibile all’elisoccorso di decollare e dunque raggiungere in modo sicuramente più veloce la signora Flavia.
Zona impervia, condizioni meteo difficilissime: nonostante la massima rapidità con cui 118 e Sasu (a strettissimo giro arrivano anche un’altra squadra del soccorso alpino e i vigili del fuoco del distaccamento di Gaifana, oltre ai carabinieri, la polizia e il medico legale di turno) arrivano sul posto, ormai per Flavia Franzoni non c’è più nulla da fare nonostante i molti tentativi di rianimarla. Informati dell’accaduto, il procuratore capo Raffaele Cantone e il sostituto di turno Mario Formisano non hanno rilevato elementi penalmente rilevanti e dunque non hanno ritenuto necessario disporre l’autopsia.
Mentre Prodi e il gruppo di amici vengono accompagnati ai mezzi di soccorso, la salma della moglie viene portata all’ospedale più vicino, quello di Branca, dal quale però poco dopo le 18 è partita per arrivare in serata a Bologna.
Tantissimi i messaggi di cordoglio. “Profondo cordoglio e commozione per la scomparsa di Flavia Franzoni”, dice il segretario regionale Pd, Tommaso Bori. “Siamo vicini al presidente Romano Prodi, alla sua famiglia e ai loro cari, a cui vogliamo esprimere il nostro sostegno e la nostra amicizia in questo momento difficile”.
“Un abbraccio forte a Romano Prodi, per la perdita di Flavia, una donna davvero speciale”, arriva dal senatore del Pd Walter Verini. “La conobbi nella stagione dell’Ulivo, durante il primo Governo Prodi – aggiunge -, apprezzandone la sensibilità e la discrezione, il senso della solidarietà e dell’etica. Che ho sempre colto in tutti questi anni, quando capitava di incontrarci a qualche manifestazione o iniziativa alla quale lei non mancava mai”.
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