Il vicesindaco Alessia Tasso ha postato sul proprio profilo di Facebook un intervento destinato a far discutere: “Lo sconfinato territorio di Gubbio ha un nuovo ospite: la pala eolica di Castiglione Aldobrando, secondo impianto della città insieme a quello del Cerrone già attivo. Questo impianto di proprietà della cooperativa è nostra entrerà in funzione a giugno, è alto circa 90 metri e con un megawatt di potenza soddisferà il fabbisogno di 900 famiglie. La transizione alle energie rinnovabili è un tema fondamentale per le città nel futuro e la nostra Gubbio è ricca di queste risorse”.
Quando si parlò del progetto eolico a Castiglione Aldobrando, inaugurato nell’ottobre 2021, ci fu un dibattito ferocissimo all’interno della coalizione di Filippo Mario Stirati. Una parte dei Liberi e Democratici (LeD), il movimento civico del sindaco, era fortemente contraria perché riteneva eccessivo l’impatto ambientale. Aveva sostanzialmente le stesse posizioni politiche di Orfeo Goracci, nel duello infinito con la caccia ai voti degli elettori della sinistra radicale. Venne agitato perfino il fantasma delle pale eoliche come elementi di disturbo per vedere il palazzo dei Consoli e la città già da diversi chilometri arrivando da Perugia.
Evidentemente gli scenari sono cambiati. Oppure sono cambiati i LeD. Del resto, il dibattito sull’ambientalismo casereccio a buon mercato va a fasi alterne a seconda di come fa comodo ai politici eugubini.
La tutela dell’ambiente non vale per la discarica di Colognola, le discariche disseminate sul territorio e gli scarichi dei veicoli per la viabilità martoriata tra semafori e disastro viario, mentre vale solo per il Css utilizzato nel cementifici sebbene le norme europee e nazionali lo consentano e il monitoraggio come gli studi sulla qualità dell’aria rivelino dati più che rassicuranti.
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