Si è conclusa la due giorni dedicata alla vista organizzata dal Lions Club Gubbio e dal Lions Club Gualdo Tadino. Con la collaborazione della Usl Umbria 1 e alla disponibilità del direttore dell’unità operativa oculistica del nosocomio comprensoriale professor Giovanni Sbordone, e del suo team di oculisti, il 21 e 22 aprile scorso è stato possibile mettere in atto il progetto “Glaucoma e degenerazione maculare senile”.
L’organizzazione è stata affidata al direttivo del Lions di Gubbio e soprattutto alla socia Anna Maria Bartoletti responsabile del progetto. Per il terzo anno, il primo post-pandemia, i cittadini hanno effettuato oltre 100 screening.
Quello della vista è un impegno che il Lions Club International si è assunto dal 1925, a livello mondiale, in seguito all’appello fatto da Helen Keller quando parlò in una convention chiedendo che i Lions diventassero “Cavalieri dei non vedenti” per combattere la cecità attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce.
Sono molti i progetti che hanno preso avvio in favore delle varie fasce di età con le relative problematiche. Quello appena concluso era dedicato allo screening per gli ultracinquantenni, mentre qualche tempo fa il Lions Club Gubbio si è dedicato anche all’ambliopia, il cosiddetto “occhio pigro”, problema riguardante i bambini più piccoli.
La notevole affluenza riscontrata in questi due giorni ha registrato la soddisfazione dei due presidenti Lions, Giacomo Mancini per Gubbio e Sissi Palmieri per Gualdo Tadino, che hanno ringraziato lo staff del professor Sbordone e quanti si sono adoperati per la riuscita del progetto che verrà riproposto.
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