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L’assessore Marco Morelli va sempre in cerca di soldi: “Un problema gli indennizzi per gli espropri”

Marco Morelli, assessore al Bilancio del Comune di Gubbio

Marco Morelli, come si trova a fare l’assessore al Bilancio?

“Dopo quarant’anni passati a valutare i bilanci di imprese private, potersi tuffare nelle finanze di un ente pubblico è stato direi un completamento della mia professionalità. Ci sono delle diversità dal punto di vista contabile ma il fine è comune: esprimere in numeri l’andamento della gestione per programmare correttamente le scelte future”.

Entrare in corsa non l’ha preoccupato neanche un po’?

“Subentrare è stato come alzarsi dalla panchina a venti minuti dalla fine della partita. Si cerca di correre su tutti i palloni per poter dare il massimo”.

Cosa trova soprattutto chi accetta l’assessorato al Bilancio?

“Nel mio caso, essendo stato un subentro, l’ho accettato con favore per poter dare il mio contributo dal lato della finanza cercando di orientare le scelte future in maniera finanziariamente sostenibile”.

Lo stato di salute delle finanze comunali?

“L’analisi è piuttosto complessa, ci sono delle disfunzioni a livello di trasferimenti che vanno assolutamente poste all’attenzione degli enti preposti. Se rapportiamo quello che ci viene riconosciuto da Regione e Stato in ragione dell’ampiezza del territorio e dei chilometri delle strade di nostra competenza, possiamo assolutamente affermare che c’è una grossissima disparità di trattamento. Ci sarebbero poi delle considerazioni da fare anche sulle entrate che sono sensibilmente inferiori a quelle dei Comuni umbri con i quali ci confrontiamo. Esempio sull’Irpef: da ogni cittadino incassiamo 59 euro contro gli 89,5 di Bastia e i 108 di Perugia”.

Quanto pesano nei conti il Puc di San Pietro, la discarica di Colognola e la società partecipata Gubbio Cultura e Multiservizi?

“Sono problemi che non potevamo scansare. Per il completamento del Puc siamo riusciti ad accendere un mutuo con un tasso d’interesse molto inferiore rispetto a quelli attuali. Non solo, abbiamo arricchito il complesso con il progetto dell’asilo mediante un bando a fondo perduto di circa 900 milioni. Della discarica abbiamo decretato lo stop: dal 31 dicembre 2022 non è piu’ attiva e stiamo verificando il traghettamento nel post mortem. La Gubbio Cultura e Multiservizi non è un problema per il Comune, vive di una propria vita e il piano che ci è stato presentato consentirà all’azienda di marciare con i propri mezzi”.

C’è chi la vede perennemente alla ricerca di soldi: le dà fastidio?

“Sicuramente si acquisisce maggior consenso spendendo. Ma non è questo che richiede il mio ruolo. Senza risorse è impossibile poter dar corso al corretto funzionamento della macchina amministrativa e a una sana politica di investimenti. Consideriamo che i recenti aumenti delle materie prime non sono stati tutti ribaltati sui cittadini e che la spesa corrente dev’essere costantemente attenzionata”.

Era proprio necessario intervenire sui lumini e le tariffe del cimitero?

“Certo, è una scelta che difendo strenuamente. Intanto, ci uniformiamo alla normativa e in secondo luogo le entrate dei cimiteri vengono utilizzate per la manutenzioni degli stessi: non scordiamoci che sono oltre 30 nel territorio comunale. Era necessario poi individuare dei flussi di entrata certi, perché per programmare investimenti servono risorse e se poi ipoteticamente si dovesse esternalizzare il servizio anche l’eventuale gestore privato avrebbe necessità di quantificare i flussi di entrata”.

Sono un carico discutibile per i cittadini i costi fuori bilancio come le consulenze legali e i ricorsi ambientalisti?

“I ricorsi legali e le scritture fuori bilancio sono veramente modesti. Quello che preoccupa piu’ che altro sono le continue richieste di indennizzo per gli espropri”.

Teme un intervento della Corte dei Conti su certe spese?

“Siamo assolutamente certi sul nostro operato orientato alla disciplina, al rispetto delle regole e della legalità”.

Ci pensa a cosa farà l’anno prossimo dopo la scadenza del mandato?

“Ho alcuni progetti ma c’è ancora tempo per metterli a terra”.

Ha ambizioni da candidato a sindaco?

“No, ho fatto il mio pezzo ed è giusto che siano altri a portare nuove idee e avere l’onore di servire la città. Mi chiedo spesso quale contributo possa ancora dare chi da piu’ mandati siede sugli scranni”.

Pensa che nell’attuale Giunta Stirati ci sia qualcuno pronto a candidarsi come successore di Stirati?

“Non ne abbiamo parlato, credo che sia ancora prematuro”.