Alessia Tasso, quali pensa che debbano essere le priorità per il 2023?
“La nostra amministrazione in questi 8 anni, grazie alla sua progettualità e visione, è stata in grado di attrarre risorse che hanno cambiato il volto della città. Solo per citarne alcune: oltre 12 milioni sulle scuole, 2 milioni sulle aree interne per terminal e museo degli antichi umbri, 5 milioni per piazza Quaranta Martiri, più di 2 milioni sulla viabilità rurale e il Psr. Abbiamo investito per migliorare la raccolta differenziata, per i servizi sociali e gli aiuti alle famiglie, per digitalizzare il Comune e per rendere i trasporti più efficienti. Gubbio ha cambiato volto e assunto una dimensione internazionale per le grandi operazioni culturali, il turismo e la presenza dell’università. In questo anno si dovranno capitalizzare e concludere grandi partite come il Puc di San Pietro e la chiusura della discarica di Colognola. Tra le cose realizzate e quelle da realizzare abbiamo messo le basi e delineato una precisa idea di città. Il comune beneficerà del nostro intervento per lunghi anni”.
Css nei cementifici: la sentenza del Tar, che ha respinto il ricorso del Comune contro l’autorizzazione rilasciata dalla Regione, è una sconfitta per gli integralisti ideologici?
“È un’occasione persa, nella misura in cui sottoporre questo procedimento a Valutazione d’impatto ambientale, sia essa formale o sostanziale, avrebbe portato a ulteriori dati e rassicurazioni a beneficio di tutti gli attori in campo e della città”.
Farete ricorso al Consiglio di Stato?
“Sono in corso tutte le valutazioni politiche e giuridiche del caso. Nessuna decisione in merito è stato ancora presa”.
Perché la battaglia ambientalista è soltanto sul Css a fronte di tante problematiche aperte, come la discarica e fino all’incidenza del riscaldamento e del traffico rilevata da Arpa?
“Semplicemente perché non si tratta di una battaglia ambientalista, ma della volontà di aprire un percorso partecipato e maggiormente rassicurante. Noi l’ambientalismo non lo abbiamo solo enunciato, ma praticato. Basti pensare alla raccolta differenziata e al fatto che nel 2014 sotto l’arco di Sant’Agostino c’erano batterie di rifiuti”.
La discarica di Colognola continua ad assorbire risorse economiche senza fine?
“La gestione della discarica è impegnativa anche sotto il profilo economico, però nei prossimi mesi inizieranno le operazioni di chiusura che restituiranno un’area bonificata”.
I nuovi parchimetri a San Pietro e San Martino sono una grana viste le diffuse proteste e i malumori nella coalizione?
“Il progetto della gestione aree di sosta è molto più complesso e articolato, sintetizzarlo in nuovi parchimetri è molto riduttivo. Sono presenti investimenti sia sulle infrastrutture che sul sistema informativo. Ovviamente rimane sempre in capo all’amministrazione la facoltà di aggiustare il tiro laddove sarà necessario, ferma restando l’idea di una città che sul tema della mobilità e sull’uso dell’auto deve crescere. Su questo scontiamo importanti ritardi provenienti da scarso coraggio nel passato”.
La maggioranza mostra segni di stanchezza e cedimento?
“Nonostante questo secondo mandato sia molto faticoso, scontando situazioni esterne complesse, la maggioranza è solida e sostiene un’amministrazione che nell’attuazione del programma ha lavorato bene. Lo prova anche l’ultimo Consiglio Comunale con il voto compatto sul documento programmatico. Non c’è spazio per stanchezza e cedimenti, in questo anno e mezzo dobbiamo chiudere importanti questioni”.
La corsa elettorale è già cominciata?
“La mia impressione è che sia iniziata già da qualche tempo. Da quello che posso percepire non si tratta di veri e propri progetti per la città, ma solo di persone che cercano di farsi spazio cercando di incollare attorno a sé un progetto. In genere questo non paga”.
Si è fatta un’idea dello scenario politico per il 2024?
“Credo che il nostro sia ancora l’unico progetto con una visione vera della città per un futuro di lunga durata. Su questa base credo che potremo riuscire ad attrarre e far convergere le forze sane. I temi sono ciò che conta, uniti a una garanzia d’indipendenza delle istituzioni che penso ancora faccia la differenza. L’orizzonte rimane sempre il centrosinistra con attenzione all’ambiente, al sociale e alle sfide future”.
Stirati, secondo lei, si prepara per candidarsi alle regionali?
“Non ne ha mai parlato, ma ritengo che il percorso politico di un sindaco e di un’amministrazione che per ben due mandati, con il secondo tenendo testa all’avanzare in Italia della destra estrema, ha mantenuto il governo della città, non sia un fatto casuale e da sottovalutare anche a livello regionale”.
Il futuro politico di Alessia Tasso?
“La politica è la mia vera passione e ho la fortuna di poterla praticare nell’amministrazione. Lo faccio da sempre come espressione di un progetto politico, di una coalizione, di un movimento, di idee da mettere in pratica. Continuerò a esserci perché questo continui, dentro o fuori dalle istituzioni e sempre all’interno di un percorso collegiale e condiviso dalla coalizione che sapremo costruire”.
Preferisce proseguire il suo percorso istituzionale oppure fare il dirigente comunale?
“Non ho mai voluto che la mia vita professionale sia mescolata a quella politica, non a caso ho scelto di esercitarla al di fuori della città dove amministro. Così sarà fino a quando intenderò proseguire il mio impegno nella politica e nelle istituzioni. In ogni modo escludo di rientrare a Gubbio con nomine fiduciarie”.
Ha un accordo con Leonardo Nafissi come si sente dire?
“No, non abbiamo un accordo e in generale considero gli accordi tra persone un modo vecchio di fare politica. Preferisco che si costruisca collegialmente un progetto solido. Chi saprà interpretarlo al meglio è un discorso secondario”.
Il centrosinistra sarà ancora diviso?
“Se fosse sarebbe un vero peccato. Ma è anche vero che una coalizione non dev’essere soltanto unita per vincere le elezioni, ma anche forte e solida per garantire un governo. Per questo è indispensabile la condivisione di un programma e di temi chiave”.
Il centrodestra ha più chance rispetto al 2019?
“Dipenderà molto da quanto forte sarà il nostro progetto politico e su quale base si aggregheranno i nostri competitori. Se sarà solo in chiave di antagonismo e senza un progetto per la città, gli elettori lo sapranno riconoscere. In generale, penso che l’autonomia della politica unita alla credibilità e affidabilità dei progetti e delle persone sia ancora la garanzia principale che gli elettori cercano, soprattutto a livello locale”.
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