Stavolta dai banchi della maggioranza è scattata la reazione tra ironia e stoccate nei confronti del consigliere di minoranza Orfeo Goracci, prendendolo di mira, nella seduta di ieri (giovedì 19 aprile), sulla vicenda del voto sulla posizione incompatibilità dell’ex sindaco con il ruolo di consigliere comunale in presenza di una controversia legale con l’ente. Lui accusa ripetutamente la coalizione di Stirati di averlo voluto estromettere politicamente, per quanto lo stesso Goracci fosse consapevole di quanto previsto dalla legge in materia. Battuta al veleno anche sulle questioni del personale comunale spesso tirate in ballo dall’ex sindaco.
Riccardo Biancarelli (Democratici per Gubbio) e Francesco Zaccagni (Socialisti Civici Popolari) hanno letto poche righe suscitando l’ilarità dei presenti a palazzo Pretorio e collegati a distanza: “Tengo a ricordare che fino al 2024 sarò qui a svolgere il mio modesto, umile, semplice e serio lavoro di consigliere di maggioranza. Continuerò a esserci, non essendo mai stato sottoposto alla via decadenziale, votata all’unanimità dal presente Consiglio, in quanto precedentemente non avevo mai fatto causa al Comune, per un importo di 18.000 euro. Comune che sono in questa sede chiamato a rappresentare e difendere”.
Sarcasmo ieri in aula anche in un passaggio sul personale comunale: Riccardo Biancarelli ha lanciato una stoccata all’ex sindaco: “Sul personale bisogna stare attenti, altrimenti si rischia di essere indagati”. Chiaro il riferimento alle pesanti vicende giudiziarie che coinvolgono Goracci.
Giova ricordare con i consiglieri comunali, sindaco e assessori non possono ricoprire tale ruolo istituzionale in presenza di un contenzioso legale con il Comune. Goracci aveva intentato causa al Comune per chiedere un risarcimento delle spese legali su aspetti legati all’inchiesta Trust, per la quale è in corso il processo di primo grado al tribunale di Perugia. Goracci, dopo essersi visto respinta la richiesta economica in prima istanza, avrebbe dovuto decidere se continuare con il ricorso legale oppure restare consigliere comunale, dopo aver peraltro annunciato a inizio mandato che sarebbe rimasto in carica per metà mandato lasciando poi il posto a uno delle sue liste.
Goracci ha deciso di rinunciare al ricorso economico e di restare consigliere comunale attaccando la maggioranza sul voto che era fondato sui termini previsti dalla legge in questi casi, evidenziati da un consulto con il segretario generale. Goracci non ha dunque dato seguito a quanto annunciato a inizio mandato e si prepara, secondo rumors, a ricandidarsi a sindaco nel 2024 per tornare in Consiglio Comunale ripartendo dai 2.140 voti presi nel 2019. C’erano state indiscrezioni sulla sua idea di candidare Gabriele Tognoloni, già consigliere comunale suo alleato a fasi alterne, ma è possibile che gli chiederà solo di fare il capolista di una lista a sostegno.
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