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Il parcheggio a pagamento del Teatro Romano è abusivo? Il parere della Soprintendenza è un rebus

Il piazzale del Teatro Romano è diventato parcheggio a pagamento

Al Comune di Gubbio è opinione diffusa che si fa spesso a “piacimento”, interpretando procedure e leggi, come dimostra anche l’ultima clamorosa vicenda del parcheggio a pagamento nel piazzale del Teatro Romano che sarebbe stato attivato senza il parere preventivo della Soprintendenza essendo quella un’area archeologica. Va usato il condizionale ma fonti interne alla maggioranza vanno evidenziando il problema con timori di possibili ripercussioni.

La questione sarebbe esplosa dopo la gara d’appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento passata anche se non ancora operativamente dalla Gubbio Cultura e Multiservizi, interamente di proprietà comunale, alla Sis di Corciano che avrebbe posto la delicata problematica del parere mancante su quel piazzale peraltro neanche mai sistemato tra buche, fango e polvere.

La Sis di Corciano ha altre due questioni in ballo con il Comune: le condizioni tecniche per installare i nuovi parchimetri, che sono diversi e più voluminosi rispetto agli attuali, e la disponibilità degli addetti al controllo della sosta a pagamento che, stando ad alcune indiscrezioni, non vorrebbero lasciare la posizione di assunti dalla Gubbio Cultura e Multiservizi per passare alla Sis di Corciano al di là delle intese previste tra l’Amministrazione Stirati e la stessa Sis.