Diminuiscono gli immigrati e con l’andamento demografico segnato pesantemente dal calo delle nascite si va verso la prospettiva di ottomila residenti in meno nel comprensorio dell’Alto Chiascio nei prossimi dieci anni. I flussi rivelano che nell’ultimo decennio le presenze straniere sono diminuite di quasi il 3 per cento passando dal 10,3 del 2011 al 7,4 del 2021.
Questi dati emergono dal diciannovesimo censimento sugli immigrati nel territorio comprensoriale elaborato dal circolo Acli Ora et Labora di Fossato di Vico, in collaborazione con le Acli dell’eugubino-gualdese. Le presenze degli immigrati nella maggior parte dei Comuni sono andate calando, così come la popolazione autoctona, lasciando come elemento di riflessione il calo della popolazione sempre più significativo.
Il censimento approfondisce maggiormente due voci: la presenza degli stranieri residenti nel territorio e degli studenti stranieri a scuola. Sugli alunni, le presenze nelle scuole negli ultimi due anni sono raddoppiate arrivando a quasi il 15 per cento. La presenza, per valori assoluti, di stranieri nello scorso anno scolastico 2021-2022 si registra a Gubbio con 4.783 iscritti, in calo di 168 rispetto al 2020-2021. Seguono Gualdo Tadino e Nocera Umbra. I dati degli alunni per nazionalità sono diversi dalla provenienza generale degli stranieri nel territorio: guidano i marocchini con il 26,7 per cento, a seguire gli albanesi con il 19,7 mentre presenze romene al 12 e nigeriane con il 7,4 per cento.
In percentuale assoluta, Fossato di Vico al di là di un calo di oltre il 3 per cento è il Comune con più immigrati (15,7 per cento), il doppio di quanti in media in Italia e in Europa che si attestano all’8,3. Seguono Nocera Umbra con l’11,2 per cento e Valfabbrica con il 10,4 a fronte dell’incidenza minore a Sigillo con il 5,2 per cento. Gli immigrati sono perlopiù provenienti da Romania, Marocco, Albania e Ucraina con l’età compresa tra 19 e 60 anni, e in maggioranza donne (58 per cento).
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