C’è un filo che lega Paolo Brancaleoni alla tradizione della canzone d’autore: un amore viscerale per la musica, che si traduce in una voglia sempre costante di raccontare attraverso le note del pentagramma i temi più cari che la quotidianità sa offrire. Con “Buongiorno Amore”, quinto lavoro in studio e quarto di inediti dal 2000 a questa parte, Brancaleoni vuol celebrare anche e soprattutto l’amore, ma non quello spesso bistrattato e canticchiato nei tormentoni dei tempi moderni, quanto piuttosto quello che affonda le radici nella capacità di comprendere l’altro. “Non a caso nel titolo dell’album Amore è scritto con la lettera maiuscola”, sottolinea il cantautore. “Non mi era mai capitato di scrivere un intero album parlando di un tema così ampio e complesso. È stata una sorta di sfida per me che nel corso degli anni ho cercato sempre di tradurre in musica le mie emozioni, ma riuscire a parlare di Amore non è per nulla semplice e scontato”.
UNA NUOVA SFIDA. Il nuovo lavoro di Paolo verrà presentato venerdì 16 dicembre alle 18 presso la sala dell’ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana. Un appuntamento che servirà anche a radunare tanti amici e conoscenti che nel corso degli ultimi due decenni hanno trovato in Brancaleoni un riferimento affidabile a livello musicale. “Ho sempre fatto musica per passione e per puro piacere, ricordando quando nel 2000 composi il primo album “Memorie di fine millennio” utilizzando delle strumentazioni abbastanza rudimentali. Per questo poi 20 anni dopo, anche approfittato dello stop imposto dalla pandemia, ho deciso di riproporre quella raccolta tornando in studio con tanti artisti che hanno ben volentieri collaborato, arrangiando i pezzi e utilizzando attrezzature più moderne e professionali. La decisione di tornare a comporre un album di inediti è figlia anche delle tante sollecitazioni che ho ricevuto negli ultimi tempi: vedere così tanto interesse attorno alla mia musica rappresenta una gratificazione, ma al tempo stesso anche un’incombenza e una responsabilità nel poter poi offrire un prodotto valido e di qualità. Per questo l’ho definita una sfida: c’è sempre qualcosa da imparare di se stessi, e anche del modo col quale evolvono le cose”.
IL VALORE DELLA MUSICA. Prodotto da Lago Record, “Buongiorno Amore” si avvale della collaborazione di tanti artisti: da Stefano Benni nel brano “Io non voglio” al percussionista Peppe Consolmagno (che ha collaborato anche con Vinicio Capossela), da Maurizio Pugno nel brano blues “Chitarra” a molti altri. Le 10 tracce sono state suonate e arrangiate da musicisti eugubini: Francesco Fagiani (chitarre), Paolo Ceccarelli (chitarra in due brani), Lorenzo Cannelli (tastiere e piano), Arnaldo Ridolfi (violino, viola), Franz Piombino (basso), Michele Fondacci (batteria) e Letizia Morelli, Nicoletta Mariotti e Simona Venturi (coriste). E su precisa volontà dell’autore, l’album è disponibile unicamente in formato cd. “Non riesco proprio a farmi andare giù il “mordi e fuggi” dello streaming e della condivisione musicale attraverso smartphone o piattaforme online. Non dico che “Buongiorno Amore” non finirà anch’esso in rete, ma magari conto di farlo più avanti, cioè tra qualche mese, perché mi piace l’idea di consegnare a coloro che vorranno ascoltare i brani il piacere di farlo attraverso un supporto fisico, e non soltanto digitale. È anche un modo per dare ancora valore al lavoro di tanti artisti, che altrimenti vedrebbero il loro lavoro “divorato” in fretta e furia, come se tutto fosse una cosa normale. Sono figlio delle generazione di coloro che non vedevano l’ora di andare a comprare un disco per portarselo a casa e ascoltarlo in una stanza. Scaricare un brano e cancellarlo un minuto dopo, se non è di gradimento, riduce la musica a un mero atto meccanico e le toglie tutto il valore di cui si fa portatrice”.
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