Rimani aggiornato su tutti gli eventi di Gubbio!

Strada statale Pian d’Assino, in arrivo tre autovelox

Un tratto della strada statale Pian d'Assino

Gli autovelox sulla strada statale Pian d’Assino arriveranno. L’attivazione è prevista a breve, si pensa che potranno entrare in funzione all’inizio del nuovo anno. La corsa ai ripari è scattata dopo l’ultimo incidente che il 7 settembre scorso, tra gli svincoli di Padule e Torre Calzolari, è costato la vita all’ottantenne professore ed ex consigliere comunale Amedeo Baldinucci travolto da un’auto a quanto sembra in fase di sorpasso.

Il bilancio sulla Pian d’Assino sale paurosamente con 15 vittime in 15 anni e altri sinistri in cui una trentina di persone hanno riportato conseguenze anche gravi e con danni in alcuni casi permanenti. Ora sono stati individuati tre punti strategici, lungo la variante della statale nata già vecchia, dove verranno piazzate le postazioni fisse.

C’è stato un sopralluogo con la polizia stradale di Perugia, i vigili urbani e il compartimento Umbria dell’Anas. Sono annunciati autovelox bidirezionali in grado di rilevare la velocità dei mezzi in transito, sia di quelli diretti verso Branca e l’allacciamento con la superstrada Perugia-Ancona che quelli diretti verso Gubbio-bivio Mocaiana. Non si è affrontata una questione molto dibattuta che è il limite di velocità a 70 chilometri orari che è considerato troppo penalizzante, rallentando il traffico anche in tratti più scorrevoli.

La polizia locale ha rilanciato l’ipotesi di implementare il servizio utilizzando pure il telelaser, con il parere favorevole della polizia stradale. In questo caso, deciderà il Comune se procedere all’acquisizione della strumentazione che costa circa 15mila euro al di là della funzione di deterrente potrebbe rappresentare un’altra fonte di introiti per fare cassa.

Il telelaser viene considerato come una possibilità per implementare l’attività delle postazioni autovelox, consentendo in pratica i controlli in più punti lungo la variante. Risultano invece scartate le ipotesi di utilizzare un sorpassometro, mentre è già stata accantonata da tempo – come si evince dalla lettera del questore Armando Gradone al sindaco Filippo Mario Stirati del 17 agosto scorso – l’ipotesi di Vergilius prospettata più volte da Stirati.

Questo sistema ha un doppio controllo: verifica la velocità media che il veicolo ha tenuto tra i due punti di rilevamento e verifica la velocità istantanea che il veicolo aveva in ciascuno dei due punti, unendo di fatto le funzionalità di tutor e autovelox, con una tecnologia più avanzata. Il prefetto Gradone in quella lettera ad agosto aveva scartato Vergilius che Anas considerava come strumento non adeguato alla tipologia di strada ed eccessivamente costoso.