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A Burano strade dissestate dopo la telefonia in tilt: petizione con diffida al sindaco

La zona del buranese

Isolati con la telefonia fissa e mobile, ma anche con un rete viaria in condizioni disastrate. Tornano alla carica per chiedere interventi urgenti i residenti e i proprietari di immobili e attività economiche del buranese, nelle frazioni di Santa Maria di Burano, San Bartolomeo e Morena, che attraverso l’avvocato Fabio Antonioli in una petizione accompagnata da firme ricorrono a una diffida al sindaco Filippo Mario Stirati, all’assessorato regionale alla Protezione civile, Provincia, Prefettura e Procura della Repubblica di Perugia.

Sono pronti a farsi tutelare in ogni sede se non ci saranno azioni concrete. Sulla telefonia c’è stata una prima mobilitazione perché vanno spesso in black out i collegamenti da telefono fisso e l’isolamento è ancora più accentuato con i cellulari, sia nell’area collinare che da qualche mese anche lungo la strada della Contessa dalla galleria fino a Pontericcioli. Ora c’è la problematica malridotte che rendono difficili gli spostamenti, con rischi di incidenti e di ripercussioni sui mezzi anche relativamente al trasporto scolastico e urbano.

Viene denunciato in particolare “il gravissimo stato delle strade comunali e della provinciale numero 208 e il preoccupante dissesto idrogeologico nell’area Serre di Burano”, specificando che i terreni sul versante catena delle Serre di Burano risultano vincolati come area Sic e sono presenti diverse attività commerciali, ricettive, extra ricettive e agrituristiche.

Si evidenzia anche che è presente come elemento storico e di tradizione dell’intero territorio attività agricola, di allevamento e di disboscamento e che la catena appenninica delle Serre di Burano presenta a mappa percorsi faunistici ed escursionistici. Le ripetute richieste di manutenzione ordinaria e di straordinaria sono state per ora disattese e il maltempo degli ultimi anni ha prodotto molti smottamenti e situazioni franose in tutta l’area, peraltro aggravatisi con gli eventi alluvionali di settembre che hanno lasciati danni alle attività economiche, smottamenti, frane a monte e a valle, crolli sulle strade pure vicinali e private con un dissesto idrogeologico facilmente documentabile.

Si richiede che “venga presentata ufficialmente la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità al governo, vengano resi esecutivi al più presto i progetti e i bandi in essere da parte di Provincia e Regione, sia predisposto un piano di interventi d’urgenza e messa in sicurezza delle strade pubbliche, venga elaborato un piano di interventi di ripristino e messa in sicurezza idrogeologica dell’area a sicurezza dei cittadini”.