La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del ventiquattrenne operaio romeno condannato per violenza sessuale a due anni e sei mesi, oltre al risarcimento provvisionale di 8.000 euro alla vittima e le spese legali aggiungendo all’interdizione perpetua nei settori pubblici. Lo rivela il Messaggero Umbria nell’edizione di oggi, venerdì 7 ottobre.
Il giovane, difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli, è stato ritenuto responsabile sia in primo che in secondo grado di una violenza brutale nell’ottobre 2017 nei confronti di un’eugubina allora minorenne (rappresentata dal legale Tiziana Zeppa), alla quale era legato da una precedente relazione sentimentale. Il pronunciamento della suprema corte fa passare la sentenza in giudicato.
C’è un’altra condanna, stavolta del giudice di pace, a 1.100 euro di multa e al risarcimento del danno da quantificarsi in separata sede e alle spese legali per lesioni e minacce nei confronti della mamma e del nonno della ragazza per fatti tra il 2016 e il 2017 quando, secondo la denuncia, si era piazzato in casa della giovane non volendo andarsene nonostante i ripetuti inviti. La Cassazione ha confermato che l’operaio aveva invitato l’allora minorenne a un incontro per chiarirsi, confidando di poter riallacciare quel rapporto.
Nell’occasione, al parco di Coppo sul monte Ingino, l’ha dapprima baciata nonostante il suo rifiuto, fino a costringerla a un rapporto sessuale completo mentre lei cercava invano di liberarsi. Si è poi scusato nei giorni seguenti con una serie di messaggi al telefono, ma il successivo incontro è degenerato.
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