Ritrova il suo passato, Piero Braglia. E in fondo è anche il passato dei rossoblù, con la differenza che per il tecnico i trascorsi ad Alessandria sono stati un incubo considerato l’epilogo per la mancata promozione in Serie B dopo averla avuta in pugno, mentre il Gubbio quando ha incrociato i grigi nel 2010-2011 in B ci è salito. I ricordi prendono il sopravvento, ma non sarà così sul campo oggi mercoledì 14 settembre al Barbetti (ore 18) nel primo dei cinque turni infrasettimanali previsti dal calendario. Braglia non può dimenticare cosa successe nel 2016-2017 con l’Alessandria in testa al girone A con 11 punti di vantaggio e scavalcata a tre giornate dalla fine dalla Cremonese, allenata da Attilio Tesser e con l’eugubino Stefano Giammarioli direttore sportivo.
Il Gubbio ricorda invece all’epoca il ko al Moccagatta per 2-0 il 26 settembre 2010, con la famosa aggressione al portiere Lamanna, e il ritorno il 13 febbraio 2011 deciso da una prodezza su punizione di Daud all’esordio e nell’occasione pure l’apporto decisivo di Lamanna che neutralizzò un rigore di Artico. Braglia sta meglio con 4 punti rispetto ai piemontesi allenati da Fabio Rebuffi (promosso dalle giovanili) che hanno perso le prime due partite dopo la rivoluzione estiva e gli sbalzi d’umore del presidente Luca Di Masi, profondamente deluso dalla retrocessione.
Braglia non si fida anche se deve fare i conti con le condizioni fisiche di qualche giocatore, a parte la situazione di Mbakogu che continua ad allenarsi a parte. Il tecnico farà sicuramente un po’ di turnover, pensando anche alla trasferta di domenica prossima ad Ancona, con l’orientamento di confermare comunque il 4-2-3-1.
Arbitra Enrico Gemelli di Messina, al secondo anno in Serie C.
Hai domande?
Trovaci sui social o Contattaci e ti risponderemo il prima possibile.