Il Gubbio è pronto e scalpita. Il campionato si apre per i rossoblù al “Barbetti” contro l’Aquila Montevarchi domani, domenica 4 settembre alle ore 14.30.
Ci sono diversi motivi per accendere i riflettori: Piero Braglia è l’allenatore più vincente della Serie C (sei promozioni in carriera); la squadra è rinforzata con l’impegno in prima linea del presidente Sauro Notari che il tecnico e il direttore sportivo Davide Mignemi hanno pubblicamente ringraziato per gli sforzi; nelle 10 amichevoli ben 8 vittorie, 2 pareggi, 31 gol segnati e 4 subiti, tra 14 arrivi e 16 cessioni per una rosa di 22 giocatori cambiata al 64 per cento.
Braglia potrebbe partire col 4-2-3-1 e gli uomini del primo tempo dell’ultimo test vinto 3-0 contro il Catanzaro: Di Gennaro; Corsinelli, Redolfi, Signorini, Bonini; Toscano, Rosaia; Arena, Spina, Bulevardi; Vazquez.
Arbitra Mauro Gangi di Enna, neopromosso in C.
Sauro Notari parla a vivogubbio.com di questa nuova avventura.
E’ la squadra più forte costruita in 9 stagioni di presidenza?
“Sulla carta è stato allestito un buon organico, se è il più forte di questo ciclo lo dirà il campo. Vedremo alla distanza se siamo stati all’altezza della situazione. Ci sono degli elementi validi e le amichevoli hanno dato dei buoni riscontri. Già avremo delle indicazioni contro il Montevarchi perché da ora si fa sul serio”.
Quali le avversarie più temibili del girone?
“Penso a Cesena, Entella, Ancona e Reggiana, ma occhio alle rivelazioni. Il raggruppamento rispecchia il passato, mancano il Modena che è salito e il Pescara che sta nel C, ma la dimensione è sempre valida”.
Quanto le hanno fatto piacere i ringraziamenti di Braglia e Mignemi per gli sforzi?
“Gli sforzi sono stati fatti anche in passato, per me è sempre molto importante la vicinanza degli sponsor, a cominciare dalle cementerie Barbetti e Colacem. Sono i tasselli fondamentali che contribuiscono al raggiungimento dei risultati. Abbiamo coinvolto anche nuove imprese, forse avremo un brand nuovo sulle maglie. Le realtà locali ci danno una mano e questo aggiunge valore per sentirci tutti più uniti”.
Cosa si aspetta dal campionato?
“Innanzitutto il pubblico allo stadio. La tifoseria è l’uomo in più sul campo, i nostri tifosi possono dare una spinta in più e vorrei quanto più coinvolgimento possibile. Poi dal campo, restando con i piedi per terra, spero che si possa migliorare il settimo posto della stagione scorsa”.
Le amichevoli cosa hanno detto soprattutto?
“Il calcio d’agosto va preso con le molle, i test lasciano il tempo che trovano. Ho comunque visto la grinta di una squadra ben messa in campo con i ricambi. Ora comincia un altro calcio, ci sarà un’altra aggressività. Tutti vendono cara la pelle, io aspetto le prime cinque partite per avere un’idea chiara: le gare con Montevarchi, Fermana, Alessandria, Ancona ed Entella potranno dirci qualcosa e dettare la linea”.
Il giocatore che la incuriosisce di più tra i nuovi?
“Spina mi piace, mi ha entusiasmato. Ogni volta che è entrato ha fatto vedere ottime cose. Per me sono tutti uguali e questo giovane mi ha fatto una buona impressione. Avrà un futuro”.
Quanti assalti avete respinto per Arena?
“Il procuratore mi ha chiamato e mi ha riconosciuto di averlo voluto tenere a tutti i costi. Ci siamo anche scontrati, si era stupito perché avevo rinunciato a una cifra importante. Ci abbiamo creduto in questo gruppo costruito così, non si potevano togliere pedine importanti come lui rischiando di sbagliare. Un po’ c’ho pensato e alla fine penso di aver fatto gli interessi della squadra”.
I tifosi possono sognare?
“Il tifoso che soffre per la maglia riconosce i sacrifici, capisce gli errori e sostiene questi colori. C’è chi invece attacca e non ama il Gubbio, agendo scorrettamente: questo mi dispiace. Spero che mi stiano vicini perché amo questa squadra”.
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