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Contessa, proteste e preoccupazioni senza fine mentre cala drasticamente il transito delle auto con danni all’economia e al turismo

Le code di auto lungo la strada della Contessa a ridosso della galleria interessata dai lavori

Non si placano le polemiche per i lavori infiniti lungo la strada della Contessa tra disagi, preoccupazioni e danni economici. La protesta sale di tono, ormai ha raggiunto livelli altissimi con le ripercussioni che prospettano altri mesi particolarmente difficili. L’impianto semaforico sta creando ormai da mesi lunghe code, al punto che sempre più mezzi hanno deciso di prendere le strade alternative danneggiando il tessuto sociale, economico e turistico del territorio eugubino. Si sommano le problematiche, mentre l’Anas continua a gestire il cantiere come se si trattasse una qualunque strada insignificante e non invece una bretella di collegamento strategico verso l’Adriatico, tanto che spesso sul posto non ci sono operai al lavoro e altrettanto spesso risultano in numero esiguo (anche appena un paio) tra turni canonici senza attività nei fine settimana.

Gli abitanti della zona temono per quanto accadrà dal prossimo mese di ottobre, quando la strada verrà chiusa per l’ennesimo intervento di consolidamento della vecchia decrepita galleria, con riferimento perfino ai risvolti di tutela sanitaria per gli eventuali soccorsi che dovessero rendersi necessari. Il sindaco Filippo Mario Stirati ha fatto sapere, nel dibattito politico sostanzialmente sterile e concretamente fin qui infruttuoso, che l’Usl valuterà l’attivazione di una postazione fissa del 118. I trasferimenti in ospedale sono già problematici da tempo con il traffico regolato a senso unico alternato, figurarsi cosa potrà succedere quando l’intero tratto non sarà percorribile.

Sono oltremodo arrabbiati e delusi quanti gestiscono le attività di ristorazione e servizi vari nella zona che hanno il termometro della situazione, nel guardare il proprio giro d’affari paurosamente abbassato e al contempo le ricadute negative sull’intera realtà eugubina. Già adesso – da quando è in corso quest’altra lunga fase di lavori che interessano anche il viadotto – il transito è calato drasticamente con punte superiori al 40 per cento e dunque le ripercussioni risultano ancor più negative per l’intera economia.

Con il contrasto costante alle attività cementerie tra risvolti politici elettorali e ricorsi e la mancanza di un tessuto forte a livello di piccola e media impresa, le ripercussioni sono pesanti pure sul turismo che la Giunta Stirati considera trainante pur se i dati in termini di Pil rivelano un’incidenza modesta. La strada della Contessa ha sempre rappresentato un anello di collegamento e di passaggio importante ma i costanti interventi di manutenzione hanno inferto durissimi colpi e la storia continua. Per alleggerire la situazione, evitando allungamenti del percorso attraverso la Gola del Bottaccione e Scheggia sulla Flaminia, si fa affidamento sulla strada secondaria più a valle a ridosso della galleria dove potranno transitare le auto (non i mezzi pesanti) da ottobre fino al termine dei lavori che Anas non ha comunicato.