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Il Comune tende la mano ai cementieri e spende altri soldi per le consulenze ambientaliste

“Crediamo sia quanto mai necessario aprire una nuova fase di relazioni fruttuose e costruttive tra tutte le parti in tema di transizione ecologica e rapporti con aziende e sindacati: da tempo abbiamo attivato tavoli che puntano a una transizione vera che possa salvaguardare ambiente, salute e lavoro, e pensiamo che sia tempo dell’assunzione di reciproche responsabilità”: così il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, che con il vicesindaco e assessore all’Ambiente Alessia Tasso ha fatto il punto sui temi della transizione e dei rapporti con le aziende cementiere e i sindacati del territorio.

“Dopo quello che riteniamo sia stato un grave errore politico-istituzionale da parte della Regione Umbria – viene spiegato -, che non ha né formalmente né sostanzialmente coinvolto il Comune di Gubbio nell’autorizzazione all’utilizzo del CSS, al di là della legittimità degli atti, abbiamo da subito cercato di recuperare attivando tavoli di confronto nell’ambito dei quali abbiamo ribadito la necessità di favorire una transizione che acquisisca controlli, monitoraggi e assicurazioni reali sul mantenimento dell’occupazione e vada anche oltre le prescrizioni della legge. Il Comune – ha spiegato Stirati – svolge un ruolo di garanzia e tutela della comunità intera, ponendo una serie di questioni che vanno al di là e direi al di sopra degli adempimenti normativi in senso stretto. Il fatto stesso che Colacem abbia deciso nei giorni scorsi di fare un investimento tecnologico importante, non richiesto né prescritto da nessuna normativa, al quale guardiamo con grande positività, è la dimostrazione che ci sono azioni concrete che possono andare anche al di là della semplice prescrizione di legge, venendo nella direzione da noi da tempo auspicata. Alla luce di questo fatto positivo, dunque, riteniamo che si debba lavorare, e ci siamo avvalsi per questo della collaborazione di un tecnico del calibro dell’ingegner Roberto Carrara, per individuare ulteriori azioni, monitoraggi e controlli rispetto all’abbattimento dei metalli, al controllo del combustibile che verrà utilizzato comprendendo anche il pet coke e ad altre verifiche che l’ingegner Carrara conosce perfettamente avendo contributo alla transizione ecologica di importanti aziende italiane”.

Sindaco e vicesindaco hanno sottolineato come sia esattamente questo il terreno su cui lavorare: “Non certo con gli aut aut, ma attraverso il recupero di una Valutazione d’impatto ambientale (Via) che nella sostanza ci dia più e meglio di quello che la Via formale avrebbe potuto garantirci. Andiamo avanti dunque con il controllo della qualità dell’aria, attraverso l’importante lavoro svolto da La Sapienza e Cnr, e con la richiesta alla sanità regionale di restituire dati aggiornati sul registro tumori: dobbiamo dare rassicurazioni e garanzie a cittadini e imprese, fornendo tutte le risposte in grado di metterci in condizioni di serenità per costruire relazioni serene e proficue. La città ha bisogno, con tutte le difficoltà del caso, di tenere insieme ambiente, salute e lavoro: è una sfida che dobbiamo vincere, anche alla luce della complessa situazione internazionale che stiamo affrontando, caratterizzata da crisi energetica e aumento dei costi. Occorrono responsabilità, competenza e anche generosità, da parte di tutti gli attori in campo. Ne va del futuro della città e dei suoi cittadini”.