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Parata istituzionale a Città di Castello per l’insediamento del vescovo Luciano Paolucci Bedini

Il nuovo vescovo di Città di Castello, Luciano Paolucci Bedini, posa con i sindaci della diocesi altotiberina

I sindaci dell’Alto Tevere con la fascia tricolore e in prima linea il tifernate Luca Secondi, il sindaco eugubino Filippo Mario Stirati, assessori e consiglieri comunali hanno accolto ieri (sabato 18 giugno) a Città di Castello il nuovo vescovo Luciano Paolucci che ha fatto il suo ingresso ufficiale nella diocesi tifernate nella formula “in persona episcopi”, ovvero alla guida delle due diocesi distinte di Gubbio e Città di Castello.

Nel pomeriggio il vescovo ha visitato il santuario della Madonna delle Grazie, venerata come la patrona di Città di Castello dal 1783, che ha voluto riproporre quanto fece il predecessore Domenico Cancian all’inizio del suo ministero pastorale il 23 settembre 2007.

Poi, percorrendo a piedi via XI settembre, via Angeloni, piazza Matteotti e corso Cavour, con giovani e scout al seguito, ha raggiunto piazza Gabriotti davanti al palazzo comunale, dove ad attenderlo c’erano tutti i sindaci della diocesi che comprende, oltre a Città di Castello, anche Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, una parte di Umbertide e Lisciano Niccone.

“Le rivolgo il più caldo saluto di benvenuto nella nuova casa spirituale dell’Alto Tevere umbro – ha detto il sindaco Secondi -, il dono delsSuo arrivo è un privilegio per la nostra intera comunità, così come lo è stato con il suo predecessore Cancian che ringraziamo. Con lei arriva tra noi un presule di cui abbiamo già colto grande generosità, entusiasmo nell’amministrare, umiltà nel guidare, pacatezza nel riflettere, un modo estremamente giovanile di coinvolgere le persone e disponibilità all’ascolto. Per questo la sua presenza tra noi sarà occasione quotidiana di stimolo e confronto, di reciproco consiglio e mutua esortazione al bene comune. Da oggi, anche grazie alla sua presenza, gli stessi rapporti istituzionali già ottimi con il Comune di Gubbio e tutto l’Alto Chiascio, avranno un nuovo impulso e daranno vita ad ancora più proficui risultati in molti campi della vita sociale dei nostri territori”.

Paolucci Bedini ha ringraziato le istituzioni e si è messo al servizio, richiamando i valori della sua missione episcopale nell’indicare Gubbio e Città di Castello come “due chiese gemelle”.