La polizia locale indaga sul tragico incidente stradale lungo la variante della statale Pian d’Assino, all’altezza della frazione di Spada tra le uscite di Torre Calzolari e Padule, in cui ieri pomeriggio (lunedì 6 giugno) ha perso la vita il sessantanovenne Franco Tacchi, idraulico di Branca, e una ventitreenne eugubina è stata portata all’ospedale per il grosso spavento.
Coordina le operazioni il pubblico ministero Gianpaolo Mocetti della Procura della Repubblica di Perugia che ha nominato i medici Laura Panata e Paola Melai per l’autopsia prevista domani pomeriggio (mercoledì 8 giugno) al nosocomio di Branca, mentre sono stati posti sotto sequestro i quattro mezzi coinvolti nel sinistro, dal furgone condotto dal deceduto estratto dalle lamiere, a due auto tra cui quella della giovane che sarebbe finita in panne per un’avaria ai bordi della carreggiata fino al camion guidato da un cinquantunenne eugubino rimasto illeso.
Riesplode intanto la polemica sulle condizioni della strada. Sui social ci sono attacchi ai politici locali di ieri e di oggi. “Hanno costruito tredici chilometri di strada a scorrimento veloce senza una piazzola di sosta – denuncia Francesco Pannacci -, per cui qualsiasi sfortunato si trovasse con il mezzo in panne rischia di essere sicuramente investito. Avessi sentito una protesta da parte dei sindaci durante le fasi di costruzione che hanno visto realizzare nel territorio un’opera che mette a rischio ogni giorno la pubblica incolumità. Assistiamo a continui lutti lungo una stradicciola che come disse il vescovo Mario Ceccobelli è nata già vecchia e il cui adeguamento è estremamente necessario raddoppiandone le corsie con adeguate piazzole di sosta”.
Il consigliere comunale Angelo Baldinelli (Gruppo Misto) parla di “strada già vecchia perché Gubbio da sempre ha una classe politica mediocre che non ha mai inciso su niente. La Regione ci ha snobbato, sia con il centrosinistra prima che con il centrodestra oggi, per il territorio più isolato dell’Umbria, nella regione più arretrata del centro Italia e di gran parte delle regioni del sud. Non riescono manco a completare le due corsie da Mocaiana a Montecorona, figurarsi se faranno le quattro corsie. La pericolosità di questa strada c’è stata e ci sarà”.
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