Inaugurata ufficialmente questa mattina (venerdì primo aprile 2022) la scuola primaria di Carbonesca, dopo i lavori durati quasi quattro anni. Le operazioni di consolidamento statico e miglioramento sismico hanno visto una spesa di 669.900 euro. La scuola di Carbonesca è stato il primo cantiere partito in Umbria nell’ambito del programma straordinario per la riapertura delle scuole nei territori delle regioni interessate dagli eventi sismici del 2016.
A eseguire i lavori è stata l’impresa edile Santillo Luciano & Co, di Campobasso. Oltre al sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, al vicesindaco e assessore all’Urbanistica Alessia Tasso, all’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili e all’assessore all’Istruzione Simona Minelli, erano presenti il direttore dell’Ufficio speciale per ricostruzione dell’Umbria, Ingegnere Stefano Nodessi, il dirigente Ricostruzione Pubblica, architetto Filippo Battoni, il dirigente Ricostruzione Privata, ingegnere Gianluca Fagotti e l’architetto Monica Finotto, Rup dei lavori.
Ad accoglierli a Carbonesca, il dirigente scolastico Laura Fagioli e Simone Paciotti, presidente della Pro Loco che durante gli anni dei lavori ha ospitato nei locali della sua sede i bambini della scuola.
“Un’operazione particolarmente importante – ha detto Stirati – che restituisce alla comunità un punto di riferimento. Questa che inauguriamo è una delle prime scuole in assoluto in Umbria a vedere la fine dei lavori nell’ambito del Programma straordinario per la riapertura degli edifici scolastici nelle regioni interessate dagli eventi sismici del 2016. Restaurare la scuola di Carbonesca è stato fondamentale, perché significa restituire a questo luogo un’opportunità importantissima per le famiglie che lo abitano, e mantenere una coesione peraltro già molto presente in questo territorio, a dimostrazione del fatto che anche in un Comune geograficamente molto complesso come il nostro si possono fare operazioni che lasciano il segno. Questa scuola Carbonesca torna a essere il baricentro per le attività, non solo scolastiche, di tutto il territorio: un baricentro che è di nuovo sicuro, efficiente e a misura di bambino”.
