“Siamo qui per rendere conto della tappa di un percorso condiviso con tutte le componenti della Festa dei Ceri, ossia Diocesi, Università dei Muratori, associazione Maggio Eugubino, Famiglia dei Santubaldari, Sangiorgiari e Santantoniari, Capitani e Capodieci, che ringrazio per la collaborazione e per l’impegno per far sì che la Festa 2022 possa svolgersi”: queste le parole del sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, sul piano di sicurezza per la festa dei Ceri del 2022 protocollato agli atti del Comune.
“Abbiamo voluto dare sin dall’inizio di questo percorso un senso di grande trasparenza a tutte le azioni che abbiamo messo in campo – ha proseguito Stirati – l’incontro odierno con la stampa sta dentro a questo cammino, pur in una situazione contingente che non è confortante per quanto riguarda i contagi. Noi però andiamo avanti, con grande convinzione, in direzione del 15 maggio 2022. In questo senso è stata attivata la consulenza con l’ingegner Matteo Costantini, che ha predisposto il piano”.
Il sindaco incontrerà il prefetto di Perugia, Armando Gradone, per discutere del piano il prossimo 3 gennaio, “mentre il questore Giuseppe Bellassai – ha detto Stirati – sarà a Gubbio dopo il 7 gennaio di persona, avendo espresso il desiderio di venire dopo la sua recente nomina”. Il piano che verrà sottoposto all’attenzione del prefetto – spiegano dal Comune – nasce dall’esperienza del piano di sicurezza “e si fonda su una serie di ipotesi, proiezioni e scenari che vanno dal più pessimistico a quello più roseo”, ha spiegato il sindaco, che ha aggiunto: “In tema di Ceri ogni parola può diventare macigno, è compito di tutti utilizzare un grande senso di responsabilità, attenzione e cautela. E’ inoltre evidente, e questo mi preme davvero sottolinearlo, che se ci sono ragioni enormi, a livello generale, per assecondare con convinzione la campagna vaccinale, a Gubbio ce n’è una in più”.
A spiegare nel dettaglio le modalità di elaborazione del Piano è stato lo stesso Costantini: “Il passo fondamentale con la prefettura – ha detto – sarà quello di far capire la nostra metodologia di approccio alla Festa dei Ceri 2022. In base alle normative in vigore nel maggio 2022 vedremo il dettaglio dei contenuti, ora a noi serve da parte del prefetto un riscontro sulla forma in base alla quale si sta lavorando”. Il piano prevede cinque scenari, che vanno dalla zona bianca al lockdown, sulla base di quelli che potranno essere i diversi colori delle regioni. “A partire dai possibili scenari pandemici, insieme a Prefettura, Questura, Usl, forze dell’ordine e tutti gli altri soggetti preposti vedremo quelle che saranno nel dettaglio le procedure da applicare. Il piano, in sostanza, prevede una serie di contromisure il cui risultato finale è sempre la possibilità di svolgimento della Festa dei Ceri, con misure mano a mano più restrittive ma ampliamente tollerabili. La corsa, e tutta la giornata del 15 maggio, non subiranno stravolgimenti rispetto alla forma a cui siamo abituati. Il dettaglio delle proposte, una volta che la prefettura ci darà il via libera dal punto di vista dell’approccio metodologico, andrà certamente illustrato al mondo ceraiolo, ci sarà una fase di rappresentazione e illustrazione, la più ampia e la più partecipata”.
Costantini ha spiegato che nella stesura del piano “ci siamo riferiti alla normativa sportiva, consapevoli naturalmente che la Festa dei Ceri sia tutt’altro, ma tale normativa ci torna estremamente utile per poter vivere al meglio la Festa salvaguardandone gli aspetti cari a tutti noi. Non c’è ad oggi una proposta rigida e chiusa, il piano è costruito in ragione dell’evoluzione degli avvenimenti, applicando eventualmente, a seconda del colore in cui ci troveremo, distanziamenti e mascherine. Ma i contenuti delle singole scelte, lo ripeto, andranno condivise, il piano non prevede alcuna forma di stravolgimento della festa, al massimo l’uso, eventualmente, di mascherine o – parliamo sempre di ipotesi – il Green pass. In base a quelle che saranno le normative in vigore, la proposta che noi presentiamo al prefetto saprà dare una risposta, in base ai decreti che si susseguiranno il piano si adatterà”.
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