L’arte al ristorante dei Consoli con un evento espositivo d’eccezione: la mostra personale di Giancarlo Ciccozzi, aperta fino all’8 gennaio 2019. La mostra propone un importante gruppo di opere della Serie “Trasposizioni” dell’ultimo periodo creativo del maestro aquilano: sono una ventina le opere esposte, anche di grande formato, e alcune sculture di piccole dimensioni. Testimoniano il dialogo continuo e fecondo tra pittura e scultura del periodo informale di Ciccozzi. Fra gli artisti italiani di statura europea, Ciccozzi e la sua opera sono in attesa di una lettura e una diffusione più adeguata, a discapito del pubblico e dei giovani artisti. L’arte di Ciccozzi rappresenta una versione ricca e personale dell’informale europeo e la sua arte recupera valenze primordiali, microcosmi di terra e materia appena emersa dal caos, materiali consumati e logorati dal tempo o dall’uomo.
La sua creatività è attuale e innovativa, ma sempre rispettosa delle tradizioni; è intimamente legata alla sublimazione poetica della materia. I suoi numerosi riconoscimenti a livello internazionale e la sua incessante ricerca lo avvicinano ad artisti come Burri, Mariani, Kline, Giacometti, Wols e Pollok. Ogni opera nasce da una oscura urgenza, muove dal di dentro tutte le metamorfosi della materia come la trasformazione del legno, dei metalli, delle terre, la juta, ossidi e caolino. Ancora da approfondire dai critici e dagli attenti osservatori la sua particolare tecnica della proliferazione controllata delle muffe per la realizzazione delle sue opere d’arte.
Giancarlo Ciccozzi, classe 1973 dell’Aquila, frequenta ambienti artistici poco accademici, ma assorbe tutti gli umori e il sapere del suo amico Marcello Mariani (artista informale di fama internazionale). Numerose le recensioni di critici come Vittorio Sgarbi, Giorgio Di Genova, Paolo Levi, Luca Beatrice, Maurizio Vitiello, Enzo Le Pera, Sandro Serradifalco, Mara Ferloni. Tutto il suo mondo artistico in www.giancarlociccozzi.com.
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