Un’altra udienza martedì 19 ottobre al Processo Trust che in tribunale a Perugia vede imputati l’ex sindaco Orfeo Goracci con il successore nominato Maria Cristina Ercoli ed altri ex amministratori, dipendenti ed ex dipendenti comunali.
Hanno testimoniato subito la dottoressa Fernanda Fraioli della Corte dei Conti, che ha confermato la falsificazione di un documento dell’organo amministrativo con il quale si ipotizzavano irregolarità nei confronti del dipendente Franco Bazzurri, oggi in pensione, in realtà mai prospettate e utilizzate nel “sistema Goracci”, secondo l’accusa, per sostanzialmente intimorire Bazzurri e alimentare sospetti su di lui. Quel documento si configura come una frode emersa all’interno del Comune con la verifica su chi potesse avere accesso a un documento precedente della Corte dei Conti dal quale ricavare quello risultato falsificato.
Franco Bazzurri ha quindi risposto alle domande dell’accusa, delle parti civili e delle difese ricordando con molta lucidità e attenzione tutti i passaggi che l’hanno riguardato, anche in relazione agli altri dipendenti che rientravano in quella che si potrebbe definire la “cerchia” di Goracci, fin da quando si trasferì da Gualdo Tadino a Gubbio.
Bazzurri ha fatto esplicito riferimento a un vero e proprio atteggiamento ricattatorio che Goracci – stando alla testimonianza – ha utilizzato nei suoi confronti inducendolo a rendere pubblico un comunicato stampa nel quale prendeva le distanze dal Psi che non aveva sostenuto l’esponente di Rifondazione Comunista alle elezioni del 2006.
L’ex funzionario comunale ha anche ricordato tutti i provvedimenti penalizzanti adottati praticamente ad personam con disparità di trattamento nei suoi confronti quando dapprima all’ufficio personale e quindi al settore anagrafe è stata sospesa la posizione organizzativa, con relativa gratificazione economica, che era sempre stata prevista per quel servizio ed è stata rimossa quando avrebbe spettato a lui che era inviso. In particolare, Bazzurri ha evidenziato come le posizioni organizzative siano state ripristinate quando hanno maturato i titoli le dottoresse Lucia Cecili e Nadia Ercoli (sorella di Maria Cristina Ercoli assessore, poi vicesindaco e sindaco), entrambe imputate al Processo Trust e coinvolte in altri aspetti della vicenda per i rapporti personali con Goracci.
Bazzurri ha ripercorso analoghe situazioni di un altro ex dipendente, Lorenzo Rughi (atteso prossimamente al banco dei testimoni dell’accusa), che secondo il pubblico ministero Mario Formisano e le testimonianze raccolte è stato fortemente penalizzato nella possibilità di assumere incarichi da graduatoria o titoli in possesso con una serie di escamotage, compreso l’intervento su una delibera inizialmente concordata in un modo con i sindacati e poi modificata per estromettere Rughi.
Quella di Bazzurri è stata una ricostruzione lucida e attenta, che naturalmente verrà vagliata dal presidente del tribunale Mariella Roberti con l’organo giudicante, ricordando come Goracci e gli altri hanno sempre respinto ogni addebito dichiarando la propria estraneità a ogni fatto contestato e rivendicando la legittimità di atti e comportamenti adottati.
Un ruolo importante nel Processo Trust potranno averlo anche le prossime testimonianze dell’accusa e le intercettazioni, osservando come per buona parte dei reati contestati a Goracci e agli altri imputati siano maturati i tempi della prescrizione (restano fuori dai termini di prescrizione al momento l’associazione per delinquere e la concussione). Dovrà essere il presidente Mariella Roberti a esplicitare i termini della prescrizione e saranno quindi gli imputati con le rispettive difese a decidere se accedervi o meno. Le difese potrebbero ipoteticamente valutare il ricorso alla prescrizione per alcuni reati dove il rischio di condanna potrebbe essere ritenuto più alto. La militanza politica nella sinistra di Goracci e altri fa propendere, come ipotesi di previsione, per una rinuncia totale ai termini della prescrizione? E’ lecito chiederselo in quanto è noto che per la sinistra, a differenza della cultura liberale, la prescrizione non è assoluzione.
Goracci, a conclusione delle dichiarazioni di Bazzurri, ha chiesto di poter intervenire ed è stato invitato dal giudice Roberti a stare nel merito dei contenuti della testimonianza senza alcun tipo di commento. L’ex sindaco ha ritenuto di ricordare il suo peso elettorale con i voti ottenuti rispetto alle esperienze da candidato di Bazzurri.
La prossima udienza è fissata per il pomeriggio del 23 novembre quando l’accusa chiamerà a deporre l’ex assessore ai Lavori Pubblici Marino Cernicchi (che nell’inchiesta Trust ha patteggiato a 16 mesi e ha rilasciato a verbale allora come inquisito dichiarazioni importanti sulle vicende amministrative attorno a Goracci), l’ex funzionario comunale Lorenzo Rughi considerato uno dei più penalizzati e colpiti dal cosiddetto “sistema Goracci” e Rossi dei Carabinieri del Ros.
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