Quasi due mesi da quella tremenda tragedia. Alessio Cacciapuoti lotta tra la decina di interventi chirurgici affrontati con coraggio e volontà, mentre Kevin Dormicchi ringrazia tutti per la straordinaria solidarietà. Tanto è rimasto dall’incidente che il 7 maggio scorso ha lasciato i segni con l’esplosione e l’incendio al laboratorio della canapa a Canne Greche dove sono morti il diciannovenne Samuel Cuffaro e la cinquantaduenne Elisabetta D’Innocenti. Il diciottenne Alessio è ricoverato sempre in prognosi riservata al centro grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena, dove venerdì scorso è stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico di ricostruzione: “E’ andato bene in una condizione generale e anche psicologica non semplice”, spiega l’avvocato Francesca Pieri, legale della famiglia.
Il ragazzo viene seguito giorno e notte dai genitori Biagio e Patrizia che hanno dovuto rinunciare al lavoro per trasferirsi in Romagna grazie anche al sostegno dell’Amministrazione Comunale. Gli è stata amputata una gamba fino a sopra il ginocchio e fronteggia ustioni di terzo grado sul 70 per certo del corpo. Ha una fibra robusta dopo i primi giorni passati a lottare in coma.
La comunità eugubina si è stretta attorno ad Alessio e anche a Kevin Dormicchi, il ventottenne rimasto ferito nell’incidente con il ricovero all’ospedale di Branca per un trauma alla colonna vertebrale e alcune ustioni. Continua la solidarietà con le distinte raccolte fondi per aiutare i due giovani e le famiglie. Kevin, al quale gli amici più stretti che condividono con lui un circolo giovanile hanno dedicato lo striscione “Daje Kevvo” durante il ricovero, ha esternato in queste sul proprio profilo di Facebook rivolgendo un pensiero a quanti gli sono vicini: “Ci tenevo pubblicamente a ringraziare tutti per il sostegno e la solidarietà mostrata nei confronti miei e della mia famiglia. Sapevo di avere degli amici straordinari, ma dopo questa esperienza ho capito che ci sono anche tante persone che non conosco e hanno un cuore immenso. Credetemi, ciò che ho vissuto non è facile da raccontare e da dimenticare, ma con l’aiuto di tutti voi ogni giorno vedo un piccolo spiraglio di luce che piano piano si allarga. Grazie al vostro aiuto e al vostro contributo riesco a sostenere le spese per le cure e la riabilitazione, anche se la strada ancora sarà lunga. Ogni vostro singolo gesto o parola mi hanno dato forza e coraggio. Grazie alla comunità di Gubbio e non solo. Tornerò presto a sorridere. Il vostro Kevin, con un pensiero costante rivolto a gli scomparsi e ad Alessio”.
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