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Ceri a settembre, si va verso il no. Stirati lascerà il cerino al prefetto Gradone

Si va verso il no all’edizione settembrina della Festa dei Ceri poiché l’ottimismo dei ceraioli, che tra le riunioni con sondaggi e votazioni si sono espressi in modo pressoché plebiscitario per riproporla dopo le rinunce il 15 maggio 2020 e 2021, si scontra con le rigide manovre istituzionali. Le possibilità sono oggettivamente minime, per non dire pressoché vicine allo zero. Si sta infatti complicando la prospettiva di un appuntamento con i Ceri l’11 settembre, mentre c’è chi l’ipotizza per il 10 settembre considerandola come data della vigilia della Traslazione con un parallelismo forzato col 15 maggio rispetto al 16.

Il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, che lunedì prossimo 5 luglio in una conferenza stampa farà il punto della situazione, per dare garanzie sarebbe eventualmente chiamato a firmare un’ordinanza con la quale forzare la mano in un quadro legato al Coronavirus di totale incertezza per la gestione della pandemia tra restrizioni, impedimenti e l’ultimo fantasma della variante Delta.

Il cerino della decisione alla fine rimarrà in mano al prefetto di Perugia, Armando Gradone, con il quale il sindaco prevede un primo dirimente incontro per capire i margini di manovra proiettati soprattutto ai provvedimenti del governo Draghi dopo il 31 luglio quando scadrà lo stato di emergenza. Per ora c’è un dibattito politico tra quanti ritengono che le restrizioni con il divieto di assembramenti debba proseguire anche oltre la scadenza di fine mese e chi invece vorrebbe ricondurre la situazione sul piano strettamente sanitario senza che si continui a condizionare la vita delle persone.

Stirati non esclude sulla festa settembrina una consultazione popolare allargata, dilatando ulteriormente i tempi prima di prendere una decisione nella consapevolezza che comunque la questione è divisiva in città e che quindi mettere tutti d’accordo risulta praticamente impossibile.

Nell’ultima riunione del tavolo ceraiolo, allargato per l’occasione a una rappresentanza di ceraioli, è stata rilanciata la volontà di provare a organizzare la festa ma Stirati non vuole illudere nessuno e soprattutto non intende assumersi responsabilità dirette esclusive se non avrà il placet dei livelli istituzionali superiori, a cui demanderà la decisione finale orientata al diniego salvo colpi di scena.